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Vaccino Astrazeneca, i giovani italiani: “Non fateci aspettare, date a noi quelle dosi”

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La psicosi AstraZeneca/trombosi sta pian piano svanendo grazie anche alla campagna vaccinale che prosegue spedita. Nel Lazio sono iniziate le prenotazioni per i 57-56enni e sembra che l’associazione tra il vaccino ed il ritorno alla normalità stia prevalendo sulle paure. 
Tuttavia è ancora da mettere a punto il piano vaccinale per molte fasce d’età: gli under 40 infatti si sentono dimenticati e la proposta di una campagna più libera sta iniziando a circolare. L’idea preponderante è quella di dare l’opportunità a chi ha 20,30 e 40 anni di vaccinarsi – con AstraZeneca – prenotando il vaccino direttamente dal proprio medico di base. 

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Vaccino Covid: “Quello che ci serve è vaccinare tutti”

Uno dei problemi che potrebbe far approvare questo lascia passare è che i medici di base stanno faticando a trovare “candidati” per il vaccino Astrazeneca. Complice in questo è sicuramente la possibilità che offrono le prenotazioni online: si ha un accesso più facile a vaccini come Pfizer e Moderna – per i quali il richiamo è più veloce. Se non ci fossero vincoli d’età, tuttavia, le cose sarebbero differenti: ci sarebbero più persone che i medici di medicina generale potrebbero contattare. 

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Roberto Ieraci – infettivologo e referente scientifico per le vaccinazioni Asl Roma 1 e strategie vaccinali della Regione Lazio – ha dichiarato alla Repubblica che: “La gente vuole farsi vaccinare, poi rimarrà uno zoccolo duro di no-vax, ma quella è un’altra storia. Ora quello che davvero serve sono indicazioni precise e chiare rispetto alle età. Quello che ci serve, adesso, è vaccinare tutti“. Quindi permettere a chi desidera di ricevere la dose, il prima possibile per accelerare la campagna vaccinale e tornare quanto prima alla normalità. 

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