Agli ormai noti AstraZeneca, Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson presto potrebbe aggiungersi anche un altro vaccino, CureVac. “Siamo a un ottimo punto e pensiamo per fine maggio, massimo inizio giugno, di vederlo registrato in Europa. Appena lo studio sarà concluso, a metà maggio, sarà poi valutato rapidamente dall’agenzia europea” – lo ha dichiarato Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del farmaco ai microfoni di “24 mattino” su Radio 24.
Vaccino CureVac: cos’è e come funziona
CureVac ,come Pfizer e Moderna, è un vaccino che sfrutta la tecnologica dell’Rna messaggero, prodotto da un’azienda farmaceutica di Tubinga in Germania. L’amministratore delegato della società ha spiegato che prevedono di produrre fino a 300 milioni di dosi entro l’anno e un miliardo nel 2022.
La fase 3 di sperimentazione sta per terminare, ma attualmente non sono ancora stati resi disponibili i dati sull’efficacia di questo che dovrebbe essere il quinto vaccino approvato dall’Ema. Ma c’è anche una novità che fa tirare un sospiro di sollievo. Sì, perché CureVac, a quanto pare, si riesce a conservare meglio perché non ha bisogno di restare a meno 80 gradi. Sempre due le dosi che andranno inoculate a distanza di quattro settimane.