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Pomezia, stazione S. Palomba, i pendolari replicano a Fucci: ‘Siamo ancora in attesa di atti concreti’

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Dopo la risposta del sindaco di Pomezia Fabio Fucci alla richiesta di intervento inoltrata dal comitato pendolari in merito ai molteplici problemi che affliggono la zona della stazione di S. Palomba, arriva la replica dei cittadini, che contestano il delegare alla Regione le competenze, non valutando, o ignorando volutamente, il fatto che solo per la parte relativa alle molteplici criticità del servizio di trasporto su ferro questa è responsabile, mentre non lo è per lo stato di degrado (prostituzione, microcriminalità, spaccio di droga, carenza di illuminazione e di telecamere di sicurezza) che affligge la zona.

LA REPLICA DEL COMITATO PENDOLARI

Come noto prendiamo parte ormai da mesi a tavoli regionali, insieme agli altri comitati pendolari della linea che serve la stazione di Pomezia, per il superamento, auspichiamo presto, di molteplici criticità del servizio di trasporto su ferro: quindi siamo perfettamente consapevoli del fatto che trattasi di competenza regionale.
Quel che è stato chiesto durante l’incontro del primo giugno u.s. al sindaco di Pomezia e in verità anche in diverse altre occasioni a gran voce, lo ribadiamo ancora, è di tutelare i diritti dei propri concittadini presso un’amministrazione regionale poco attenta, rappresentando i disagi quotidiani di migliaia di pendolari e avviando un dialogo sulle problematiche di una stazione ferroviaria che insiste nel territorio comunale, per il superamento delle stesse.
Stazione, evidenziamo di nuovo, ritenuta ancora oggi – dal gestore del servizio Trenitalia e RFI per quanto di competenza – non rilevante dal punto di vista trasportistico, con la conseguenza di vedersi accordato un servizio sottodimensionato (vedi l’assenza di una sala d’attesa, la riduzione della frequenza delle corse dei treni etc.) rispetto alle esigenze, nonostante sia evidente a tutti la costante crescita del numero di viaggiatori che vi transitano quotidianamente, visto il bacino di utenza sempre più ampio, proveniente oltre che da Pomezia, dai Castelli Romani, da Ardea, da Roma e ulteriori zone limitrofe.
Pertanto, un intervento del Comune sarebbe a nostro avviso doveroso, per contribuire al miglioramento di una infrastruttura importante per la cittadinanza di Pomezia, incentivando conseguentemente il trasporto pubblico e contribuendo responsabilmente ad una mobilità sostenibile nel comune. La stazione ferroviaria rappresenta un biglietto da visita per la città, una risorsa per il territorio e chi lo vive, come tale andrebbe considerata e valorizzata da un’amministrazione attenta.
Abbiamo interpretato la presenza della consigliera regionale Corrado all’incontro come una chance in più, per supportare le istanze dei pendolari di Pomezia presso la Regione Lazio, ma ad oggi non ci risultano interventi in merito, nonostante gli accordi intercorsi al tavolo di giugno.
Temiamo non sia sufficiente limitarsi ad inoltrare reclami ricevuti dai pendolari, dei quali siamo stati messi a conoscenza dalla segreteria dal sindaco successivamente all’incontro, occorrerebbero invece azioni incisive ed infatti poco è cambiato nelle interlocuzioni con l’assessorato regionale competente, che stiamo con difficoltà gestendo senza il sostegno auspicato da parte dell’amministrazione comunale.
Le istanze sottoposte direttamente al Comune di Pomezia – si evidenzia – sono solo ed esclusivamente quelle di afferenza e in merito a ciò chiediamo riposte mirate e atti concreti, dopo un silenzio durato oltre tre mesi dall’incontro, in occasione del quale abbiamo anche sottoposto, con notevoli aspettative, un elenco dettagliato delle problematiche rilevate, predisposto con fatica e impegno, consultando i pendolari del gruppo.
Saremmo ben lieti di prendere atto di iniziative volte a garantire un servizio consono perlomeno agli standard minimi di sicurezza, efficienza e decoro, magari sensibilizzando e coinvolgendo ulteriori enti preposti, ma ad oggi nulla o quasi è accaduto nostro malgrado.
Lo stato di abbandono in cui versa la stazione, è visibile a tutti, frequentatori abituali e non e sul quale riteniamo inutile entrare ancora nel merito; sarebbe sufficiente scorrere la pagina del comitato dei pendolari di Pomezia, per leggere di frequenti atti vandalici e furti, dell’assenza di un punto di ristoro in una stazione priva anche della sala d’attesa, di un sottopasso pedonale lasciato all’incuria, del degrado diffuso e dello scempio di una prostituzione che opera indisturbata a qualsiasi ora del giorno nelle vie d’accesso alla stazione e all’interno dei parcheggi, ma si potrebbe proseguire ancora.

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