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SIGMA TAU DA UNINDUSTRIA: AUMENTANO I MALUMORI

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E’ sempre più pesante l’aria alla Sigma Tau, dove lavoratori, sindacalisti e azienda sembrano ormai tutti uno contro l’altro. I lavoratori ormai in cassa integrazione non si sentono tutelati dai sindacati, la RSU e le OOSS non riescono ad avere risposte dal direttivo societario e l’azienda farmaceutica si chiude a riccio dietro posizioni sempre più dure. Ieri le parti si sono incontrate per l’ennesima volta presso la sede di Unindustria per discutere di incentivo alla mobilità volontaria, ma nessun accordo è stato preso: “Abbiamo ribadito la nostra posizione rispetto la necessità di garantire ai lavoratori un incentivo dignitoso simile a quello ottenuto in passato – hanno affermato i sindacati – Di fronte la posizione di chiusura dell’Azienda non è stato possibile firmare un accordo. L’Azienda ha comunque comunicato la volontà di ricorrere ad una procedura di mobilità che abbia come unico requisito la volontarietà. Sulla questione della rotazione, dopo che abbiamo minacciato il coinvolgimento del Ministero competente, la D.A. ha dato disponibilità per un incontro entro la prossima settimana. Qualora ciò non avvenisse è nostra intenzione coinvolgere il Ministero”. “I sindacati si nascondono dietro un comunicato che non rivela la realtà – hanno dichiarato i lavoratori che si sono recati davanti alla sede di Unindustria – Per dimostrare il nostro dissenso li abbiamo accolti con ironici applausi, al grido di “Vergogna”. Che il comportamento dei sindacalisti in tutta la trattativa non sia stato ottimale per la difesa di tutti i lavoratori, ma che abbia mirato a tutelare solo una parte di essi lo dimostra anche il fatto che, dopo l’incontro di mercoledì, uno di loro si è dimesso dalla sua carica ammettendo che si sarebbe potuto fare di più e di non riconoscersi più in quel sistema”. “Tutti noi – ha detto una dipendente in CGIS – abbiamo fatto disperate richieste e raccomandazioni circa l’obiettivo dell’incontro, ricordando che a tutt’oggi gli impegni sottoscritti tra le organizzazioni sindacali e la D.A. attraverso l’accordo di febbraio non sono stati mantenuti ed abbiamo e con  voce unanime abbiamo ribadito che ogni firma su quei verbali aveva il peso di un macigno tirato addosso ai lavoratori”. Per timore di disordini, sul posto sono arrivati diversi mezzi delle forze dell’ordine. A completare il quadro, ieri, attraverso il Comitato ISF a difesa dei lavoratori, 100 lavoratori hanno presentato alla Sigma Tau ricorso contro la cassa integrazione. “Riteniamo sia illegale – hanno affermato – perché le tante spese di sponsorizzazione e pubblicità che l’azienda sta facendo proprio in questi giorni dimostrano che la crisi non esiste e che i soldi ci sono, ma si preferisce spenderli in diverso modo”.

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