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Pomezia, dirigenti devono restituire stipendi d’oro

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Gli ex dirigenti del Comune di Pomezia devono restituire gli stipendi d’oro. È quanto afferma il Ministero dell’Economia nella relazione sulle casse del Comune tra il 2007 e il 2012. Una vittoria per Fabio Fucci, che a inizio mandato aveva intrapreso una battaglia contro le super retribuzioni.

Nel dettaglio sono 18 i dirigenti che hanno ricevuto una retribuzione di posizione spropositata. Il metro di giudizio non è l’etica: le retribuzioni dei dirigenti hanno superato il limite di legge, fissato in 45 mila euro all’anno. Alcuni dirigenti ne hanno ricevuti fino a 70 mila: un eccesso che non poteva passare inosservato sotto la lente ministeriale.

All’inizio del suo mandato, il sindaco di Pomezia Fabio Fucci aveva posto l’attenzione proprio sulle retribuzioni di posizione. I dirigenti percepivano una somma illegale, ed era intervenuto portando le retribuzioni entro il limite dei 45 mila euro annui. La posizione del Comune è tornata dunque nella legalità, ma ora proprio il Comune deve recuperare i soldi spesi. Deve cioè pretendere dai dirigenti la restituzione delle somme in eccesso, che ammontano ad oltre 1 milione di euro. Una cifra incredibile, testimone dello sperpero che le indagini ministeriali hanno certificato come pratica corrente tra il 2007 e il 2012.

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