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POMEZIA PER EMANUELA ORLANDI

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Il Comune di Pomezia, raccogliendo l’appello del fratello di Emanuela Orlandi – rapita nel Giugno del 1983 – esporrà dal 25 al 28 Maggio l’immagine della ragazza sulla facciata del Municipio.
L’iniziativa, che ha avuto l’adesione del Sindaco e dell’Assessorato alla Cultura di Pomezia, è il simbolo della marcia per la “Verità e Giustizia”, indetta da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno. La mobilitazione culminerà domenica 27 Maggio al Campidoglio, dove, alle 09:30, partirà un corteo che attraverserà la città per arrivare fino al colonnato di San Pietro per chiedere “Verità e Giustizia” per Emanuela e per tutte le “Emanuela” cadute nel buio dei misteri d’Italia, vittime innocenti di quell’intreccio tra criminalità e potere che stritola ed indigna.
Pietro Orlandi, che in questi 29 anni di silenzi e depistaggi non ha mai smesso di cercare la verità, crede molto in una svolta, dopo che una settimana fa il Procuratore di Roma ha finalmente disposto l’apertura della tomba di “Renatino” De Pedis, l’indiscusso boss della Banda della Magliana, incredibilmente tumulato nella Basilica di Sant’Apollinare per ordine del Cardinal Poletti, allora presidente della CEI ed eminenza assoluta di Roma e della politica Democristiana.
Per questo atto, che definirlo di profanazione della Basilica è poco, e soprattutto per i misteri legati a tale sepoltura, è indagato il Monsignor Vergari, allora titolare della Basilica, stretto amico di Poletti e custode dei suoi segreti.
Del resto Emanuela Orlandi scompare nel nulla proprio dalla Basilica di Sant’Apollinare, dietro Piazza Navona, il 22 Giugno 1983, dove frequentava un corso di musica. L’edificio era anche residenza abituale dell’allora Ministro dell’Interno Oscar Luigi Scalfaro, definendo il quadro che la famiglia Orlandi da sempre definisce ” l’intreccio tra malavita, Stato e Chiesa” che ha prodotto e coperto il sequestro di questa povera ragazzina romana.
Oltre a quello di Pomezia, tanti sono i Comuni italiani grandi e piccoli che hanno aderito all’iniziativa, accogliendo l’invito di Pietro Orlandi, tra cui Benevento, Crotone, Osimo, Bologna, Firenze, Milano e tanti altri, in un immaginario filo di solidarietà che avrà l’immagine dello splendido sorriso innocente di Emanuela.
Il link – a cui tutti si possono iscrivere e firmare la petizione, oltre che raccogliere informazioni sulle iniziative a sostegno della battaglia per la verità ed esserne parte attiva – del gruppo di cittadini che hanno sostenuto la famiglia Orlandi  in questi ultimi mesi di accelerazione delle indagini sul mistero è il seguente: http://www.facebook.com/groups/233131686753398/
Mauro Valentini

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