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Roma, bimbo di 9 anni perde la sua mamma per strada: l’autista Atac lo aiuta a ritrovarla

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Roma ha un cuore grande. Più grande della sua vasta estensione territoriale che può alle volte disorientare, far perdere, così come il caos e la velocità continua degli spostamenti. La storia che vogliamo raccontarvi arriva direttamente da una delle tante cose di Atac per il servizio pubblico, in cui tante storie si snodano. 
 

Bimbo di 9 anni perde la sua mamma per strada a Roma

Massimo, autista Atac in servizio nella giornata del primo febbraio scorso, sulla linea 713, arriva alle 8.01 in fermata, apre la porta anteriore del bus e si trova davanti Ibrahim (nome di fantasia), in lacrime. Ha appena 9 anni e parla un italiano incerto. Ripete, tra un singhiozzo e l’altro, solamente la parola ‘mamma’. Così, senza pensarci due volte, l’autista lo esorta a salire a bordo del mezzo che è vuoto e lo fa sedere sul sedile posto dietro la cabina di guida, dove può controllarlo a vista dal retrovisore durante la marcia. 

L’intervento dell’autista e delle forze dell’ordine

Arrivato alla fermata successiva l’autista interrompe la corsa per contattare le forze dell’ordine e la centrale operativa. Si avvicina al piccolo con un foglio e una penna. Vuole capire come si chiama per facilitare il suo ritrovamento. Il ragazzino scrive nome e cognome sul pezzo di carta. Passano pochi minuti e la pattuglia arriva prontamente sul posto. Nel frattempo, il piccolo è disperato. Gli agenti e l’autista fanno di tutto per distrarlo, consolarlo, e riescono in questo modo far passare il tempo necessario per poter risolvere il problema. Qualche tempo dopo, ecco arrivare un altro bus Atac che arriva in direzione opposta da cui scende la sua famiglia. Quando il mezzo apre le porte, ecco scendere, come una visione estatica ed inaspettata, la sua famiglia: la mamma e i due fratelli più grandi che corrono verso il piccolo e, piangendo, lo abbracciano.

Cosa era successo

Ibrahim si era attardato ad allacciarsi una scarpa ed era rimasto in fermata, dove Massimo, l’autista, lo ha trovato e messo in salvo. Roma è una grande metropoli in cui può capitare di perdersi. Basta distrarsi un secondo e il gioco è fatto. Ma non solo la sua estensione territoriale, anche il cuore dei suoi cittadini ed operatori è abbastanza grande da contenere tutte le persone che vi abitano e transitano ogni giorno. Massimo è certamente l’esempio più lampante: non si è girato dall’altro lato e ha deciso di conservare ancora il foglio sul quale ‘Ibrahim’ ha scritto il suo nome.

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