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Buche, manto ridotto a un colabrodo e discariche: la strada tra Ostia e Anzio è pericolosa per gli automobilisti

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discarica abusiva sulla via litoranea

La Litoranea, ovvero la strada che divide i collega i territorio di Ostia e Anzio, vive un profondo degrado. Una situazione gravosa, soprattutto perché si tratta di un’arteria urbana quotidianamente vissuta, soprattutto perché nel suo percorso incrocia le zone di Torvaianica, Ardea, Lido dei Pini e Lavinio. Non solo un percorso vissuto l’estate per motivi turistici, ma anche in inverno per i lavoratori della Provincia che vanno verso Roma o per chi dalla Città Eterna viaggia in direzione del famoso porto di Anzio. 

Uno stato delle cose, figlio solamente del degrado. Non solo le discariche abusive, che non interessano solo il territorio del Comune di Roma, ma anche il cattivo stato della strada, tra buche e dissesti vari. Tutto all’interno di un tratto urbano già rinomatamente pericoloso, dove risulta facile vedere incidenti anche dai gravi esiti. Allora immaginiamoci una strada già di suo impegnativa, dove ogni automobilista deve fare anche lo sforzo ulteriore di evitare buche o dissesti con brusche manovre. 

La situazione della Ostia-Anzio

Attualmente, il profondo stato di degrado interessa la Strada Provinciale 601, oltre poi all’area della via Ardeatina nel tratto di Anzio. Da sempre, e non solo dagli ultimi giorni, gli automobilisti segnalano uno stato della strada pessimo, in condizioni che mettono in dubbio lo stato di sicurezza stradale in questo percorso e soprattutto mettono a repentagli l’incolumità dei singoli automobilisti, e motociclisti, che lo percorrono. 

In quasi 44 km di strada tra Ostia e Anzio, i guidatore, ovvero principalmente lavoratori e studenti, devono mettere in scena virtuosismi automobilistici per evitare buche e dissesti vari per tutta la tratta. Addirittura stare attenti agli “ostacoli del percorso”, come spazzatura, materassi, frigoriferi, tv, divani, armadi e sacchi vari, che bisogna attentamente evitare per non creare brutti incedenti o altre situazioni spiacevoli. 

Eppure questo è uno scempio sotto gli occhi dei residenti, che nel percorso tra il Mare di Roma e Anzio provengono da vari comuni della Provincia romana. Infatti, basta fare una passeggiata lungo questi 44 km, per osservare la presenza di tanti sacchi di plastica, materiali di risulta, ferro, legno e vetri. Particolarmente grave la situazione presente sull’area del litorale di Ostia, le dune di via di Castelporziano, l’arrea della Riserva Naturale del Litorale Romano, la Pineta della Gallinara, Lido dei Pini e la Riserva Naturale di Tor Caldara. 

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