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Assegno Unico 2023, da febbraio arrivano gli aumenti INPS. Ecco di quanto

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Aumentano gli importi per l’Assegno Unico. A partire proprio dal mese di febbraio 2023 scatteranno gli aumenti per tutti i percettori, di seguito il questo articolo tutte le novità previste anche in Legge di Bilancio: di quanto aumenterà l’importo? La crisi economica è sempre più incalzante, e per questo il Governo ha pensato bene di rifocillare i supporti in questo senso per arginare i costi della vita per le famiglie maggiormente in difficoltà. La misura dell’Assegno Unico, ricordiamolo, era stata fortemente voluta dal Governo Draghi, ed ha assorbito molti bonus con l’obiettivo madre di dare respiro e sostegno alle famiglie con figli a carico. E, di fatto, continua in questo senso, il suo obiettivo anche con il nuovo Governo. 

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Assegno Unico 2023, aumenti dall’INPS

Il neo governo Meloni ha modificato in parte le quote per l’Assegno Unico erogato dall’INPS, e lo ha fatto mediante la Legge di Bilancio n.197/2022 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022. Nel testo ufficiale, si prevedono alcune modifiche sostanziali a favore dei nuclei familiari con figli sotto il primo anno di vita, ma anche per le famiglie con figli disabili o molto numerose. Si tratta di una serie di maggiorazioni sull’importo erogato a supporto che dovrebbero giungere già a partire dai prossimi mesi. 

A chi spetta l’aumento secondo la Legge di Bilancio

A quanto pare, gli aumenti previsti arriveranno molto presto, e già a partire dal prossimo mese di Febbraio, come comunicato anche dalla stessa INPS in una nota stampa del 30 dicembre 2022, nel quale l’Istituto specifica i tempi di pagamento degli assegni maggiorati. Nel dettaglio, la manovra del Governo ha stabilito un aumento del 50% sulla quota percepita dell’Assegno Unico per le famiglie con figli di età inferiore ad 1 anno. Ovviamente, l’aumento è da applicare secondo le fasce ISEE di riferimento. Un altro aumento, poi, sarà previsto anche per i nuclei familiari numerosi, cioè quelli con tre o più figli a carico con un ISEE al di sotto dei 40.000 euro. In quest’ultimo caso specifico, l’importo dovrà considerarsi in aumento del 50% per ogni figlio a carico al di sotto dei 3 anni di età. Come anticipato, la manovra toccherà anche le famiglie con figli disabili, con garanzie di aumento che erano già state riconosciute anche nel corso del 2022. 

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