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Assegno unico 2023, importo ridotto dal 1 marzo? Cosa cambia e perché va aggiornato l’ISEE

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Torniamo a parlare dell’Assegno Unico Universale perché dal 2023 ci saranno una serie di novità che vale la pena approfondire. Sì perché, come reso noto dall’INPS, nei prossimi mesi saranno introdotte modifiche al meccanismo di presentazione delle domande per quanto riguarda il rinnovo del provvedimento di sostegno al reddito così come particolare attenzione dovranno prestare le famiglie beneficiare per ciò che riguarda l’attestazione ISEE. Vediamo insieme tutti i dettagli. 

Come rinnovare l’Assegno Unico 2023

In questo nostro articolo ci siamo occupati dell’erogazione dell’assegno unico a gennaio 2023, considerando eventuali ritardi da parte dell’INPS (al momento non segnalati) e vedendo quando potrebbe essere accreditato agli aventi diritto nel mese corrente. Adesso analizzeremo invece alcune novità introdotte a partire da quest’anno. Intanto precisiamo che per i mesi di gennaio e febbraio 2023 non cambierà nulla per le famiglie essendo valida ancora la domanda presentata nel 2022. Dal 1 marzo invece, quando cioè sarà trascorso un anno dall’entrata in vigore dell’assegno unico e universale che ha riunito in un unico importo una serie di provvedimenti a sostegno del reddito (su tutti gli assegni familiari), sarà tempo di rinnovare le domande. Ma come avverrà tutto questo? L’INPS nella giornata di ieri ha reso noto che le famiglie dal 2023 non dovranno presentare domanda di rinnovo per l’assegno unico. Sarà infatti l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ad occuparsene senza bisogno di azioni da parte dei cittadini. Saranno invece prese in carico ovviamente le nuove domande.

Assegno Unico, cosa succede se non si aggiorna l’ISEE

Attenzione però. Alle famiglie spetterà comunque il compito di rinnovare l’attestazione ISEE. Questo perché, in sede di rinnovo, a partire dal 1 marzo 2023 come detto, l’importo dell’assegno unico potrebbe variare in caso di subentrate modifiche nel nucleo familiare (in aumento o in diminuzione chiaramente) o restare invariato.

Ma cosa accadrà a chi invece non rinnoverà il proprio ISEE? In assenza di una nuova DSU l’importo unico dell’assegno sarà calcolato dall’INPS in base agli importi minimi previsti dalla normativa individuati in una soglia compresa tra i 30 e i 50 euro. Quindi, per evitare la decurtazione del proprio importo, si dovrà rinnovare per tempo la dichiarazione ISEE.

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