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Bollette luce e gas, come fare per risparmiare: i consigli

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Caro bollette e conguagli a Roma: famiglie al freddo

La crisi economica si sta riversando sulle famiglie italiane e la paura per l’aumento delle bollette di luce e gas spaventano. Si sono già registrati aumenti che continueranno a crescere nel corso del prossimo autunno. Non saranno sufficienti a attenuare lo stato di sofferenza economica gli aiuti messi in campo dal Governo.

Per poter cercare di risparmiare, però, è possibile adottare una serie di comportamenti che possono aiutare a diminuire i consumi e quindi i costi di luce e gas.

Come utilizzare al meglio gli elettrodomestici per risparmiare

Una buona gestione degli elettrodomestici costituisce un elemento fondamentale per risparmiare. Dipende dagli apparecchi elettronici il 60% della spesa elettrica di una casa.

Intanto, per chi ne avesse la possibilità, valutare di sostituire gli elettrodomestici con modelli di classe energetica superiore riduce sicuramente i costi. Addirittura da una stima dell’Ena risulta che sostituire un vecchio frigorifero con uno di nuova generazione può comportare un risparmio del 40 per cento.

Anche lasciare alcuni apparecchi tecnologici in stand-by comporta un costo che si può eliminare spegnendo l’apparecchio in questione, la tv ad esempio, magari collegandola a una ciabatta.

Come risparmiare gas

Diverso invece per quanto riguarda il riscaldamento. In questo caso il risparmio del gas può dipendere dalla temperatura che impostiamo nella nostra abitazione. Intanto, in aiuto è arrivata la normativa che ha disposto una temperatura massima pari a 20° C.

In questo caso abbassare leggermente la temperatura del riscaldamento può comportare un primo passo per risparmiare sulla bolletta del gas. Bisogna anche tenere in considerazione che i riscaldamenti continuano a emanare calore anche nella fase di spegnimento, è perciò possibile ridurre le ore di accensione.

Infine le disposizioni normative relative all’accensione del riscaldamenti variano a seconda delle sei zone climatiche in cui è divisa l’Italia: va da un massimo di 14 ore per gli impianti nelle zone montane a un minimo di 8 ore delle fasce costiere.

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