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Bonus 200 euro per le partite Iva: ecco quando fare domanda, la data

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Bonus 200 euro: come fare domanda

Un nuovo bonus nell’aria che i professionisti autonomi non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Proprio i lavoratori  iscritti alle Casse di previdenza private che possiedono i requisiti per accedere al bonus 200 euro dovranno presentare domanda per ricevere l’incentivo economico. 

Click day per il bonus 200 euro: la data

Per tale ragione, dunque, è stato deciso ed istituito un click day e nelle ultime ore è iniziata a circolare una probabile data in cui si potrà fare richiesta per il bonus: si parla del 15 settembre. Questa, dunque, al momento, la data ipotetica che circola all’interno dell’Adepp, l’Associazione degli Enti pensionistici, prima dell’uscita del provvedimento attuativo del bonus 200 euro, firmato dai ministri del Lavoro e dell’Economia e attualmente al vaglio della Corte dei Conti.

Un’occasione da non perdere

Allora, via libera al click day, che certamente interesserà tutti quei professionisti che possiedono i requisiti necessari per accedere al contributo economico. Si tratta di un’occasione da non perdere per cercare di ammortizzare un po’ le spese in questo periodo di crisi che sta coinvolgendo tutto, su ogni fronte. 

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Presentare la domanda

La domanda andrà presentata agli enti di previdenza a cui è obbligatoriamente iscritto il beneficiario e termini e modalità saranno predisposti dalle stesse Casse. La relazione tecnica stima intorno ai 477 mila beneficiari, secondo i dati del ministero del Lavoro.

Chi può farlo

A poter usufruire del bonus 200 euro per Partite Iva sono:

  • i lavoratori autonomi;
  • i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps;
  • i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 509 del 1994 e 103 del 1996.

Requisiti e premesse

A questo punto non ci rimane che ricorda alcune questioni prioritarie. La prima è che per poter accedere al contributo economico è necessario che nel 2021 si sia percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Poi, i destinatari dell’incentivo una tantum devono essere già iscritti allegestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti (18 maggio). Dunque, essere in possesso di partita IVA con tanto di attività lavorativa avviata e, inoltre, devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, come contributo dovuto alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità.

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