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Bonus assunzioni 2022, donne e giovani: come funziona e come richiederlo

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Bonus assunzioni 2022

Bonus assunzioni 2022, ecco tutte novità. Sono stati riconfermati anche quest’anno i bonus rivolti ai datori di lavoro che assumono donne e giovani under 36. Questa misura prevede, in presenza di alcuni specifici requisiti, sgravi contributivi fino al 100% .

L’INPS ha recentemente specificato le modalità e termini a cui i datori di lavori devono attenersi per poter beneficiare degli sgravi contributivi concessi dai suddetti bonus. Vediamo più da vicino il Bonus assunzioni 2022.

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Bonus assunzioni donne

Il bonus assunzioni donne prevede, per il 2022, un esonero contributivo del 100% per i lavoratori che assumono donne in possesso dei seguenti requisiti

  • almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • qualsiasi età, purché residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • qualsiasi età, purché svolgano professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

La soglia massima dello sgravio contributivo prevista dal bonus è di 6.000 euro annui. La durata può variare dai 12 ai 18 mesi.

Bonus assunzioni giovani

Il bonus assunzioni giovani dà la possibilità ai datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età, un esonero contributivo del 100%.

Come per il bonus assunzioni donne, la soglia massima dello sgravio contributivo prevista è di 6.000 euro annui. In questo caso, però,la durata non dovrà superare i 36 mesi, fatta eccezione per le Regioni del Sud Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria) e per le Isole, dove lo sgravio fiscale è previsto fino a 48 mesi. 

Sono esclusi da tale provvedimento i rapporti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico.

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