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Bonus in busta paga nel 2023: a chi spetta l’aumento

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aumento stipendi docenti

Si prospetta un 2023 all’insegna di bonus e qualche aumento sugli stipendi dei dipendenti italiani, come del resto annunciato anche nelle scorse settimane. Tra questi, anche lo sgravio attraverso cui viene ridotta la quota di contributi a carico del dipendente, nel seguente modo:

  • 2% sulle buste paga d’importo lordo non superiore a 2.692 euro;
  • 3% per chi ne guadagna meno di 1.923 euro

A parità di lordo, di conseguenza, lo stipendio netto per i lavoratori interessati risulterà più alto, dal momento che i contributi versati dal dipendente si riducono di qualche punto percentuale. Si avrà, insomma, un aumento massimo di 57,69 euro nel caso dello sgravio del 3%, e di 53,84 euro per quello del 2%.

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Bonus in busta paga: a chi spetta nel 2023?

Ma non è tutto, perché un altro bonus in arrivo è quello che spetterà quest’anno ai dipendenti pubblici, che sarà pari a un + 1,5% dello stipendio tabellare normalmente previsto. Sempre per fare un esempio: a chi guadagna 2.000 euro spetta un aumento, lordo, di 30 euro al mese. Si tratta di un incremento, certamente gradito, che verrà riconosciuto in attesa del rinnovo di contratto per il triennio 2022-2024. Dunque, potremmo definirlo una sorta di anticipo come quello che spetterà ai dipendenti del settore commercio, i quali invece avranno un’indennità una tantum di massimo (l’importo varia a seconda del livello d’inquadramento) 350 euro. Dal prossimo anno, poi, inizieranno anche gli aumenti riconosciuti dal rinnovo di contratto. Il rinnovo in questione, dovrebbe esserci per tanti altri lavoratori, con annesso anche l’aumento degli stipendi. Stando ai dati attuali, in pratica, sono almeno 591 i contratti scaduti, con 6,8 milioni di lavoratori a rischio lavoro povero.

Riforma Irpef: ridurre il cuneo fiscale

Come ricordato anche da Money.it, c’è da aggiungere in lista anche la riforma Irpef, grazie alla quale sono attese novità entro la prossima estate. L’obiettivo è chiaro: ridurre ancora di più il cuneo fiscale, specialmente per la classe media, ma per farlo sarà necessaria una revisione delle aliquote Irpef con vantaggi fino a 100 euro al mese per chi è in possesso di una retribuzione annua intorno ai 40.000 euro.

Trattamento integrativo e bonus di 100 euro in busta paga: a chi spetta

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