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Caro carburanti, prezzi record per benzina e diesel: allo studio nuovi sconti e tagli per le accise

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Benzina - caro carburanti

Carburanti. Ritorna l’allarme rosso per l’impennata del costo del carburante, nuovamente, e senza sorpresa, ben al di sopra della soglia di attenzione dei due euro, nonostante lo sconto dello Stato di 30 centesimi al litro. Una nuova ondata di malessere economico e sociale sta investendo, dunque, il Paese proprio nelle ultime giornate. E mentre il governo è al lavoro per poter trovare una soluzione, molte aziende lavorano in perdita, mentre altre sono costrette a chiudere i battenti. 

Il governo al lavoro per contrastare l’aumento

Come detto, il Governo sta studiando un nuovo intervento da poter applicare nell’immediato. Tra le opzioni: da un lato la proroga del taglio delle accise fino alla fine dell’estate, per cui servono cinque miliardi di euro, dall’altro si ragiona su come aumentare lo sconto, allargando la copertura per gli automobilisti.

I tecnici sono al lavoro per arrivare fino a 35 centesimi, ma bisogna fare i conti con i vincoli di cassa e la volontà di non fare nessuno scostamento di bilancio, che non è roba da poco. 

Bruno Bearzi sull’aumento carburante: ”Serve un nuovo sforzo”

Secondo l’opinione Bruno Bearzi, presidente della Figisc di Confcommercio, il sindacato dei gestori degli impianti stradali di carburanti, non c’è molto da rifletterci: ”Lo sconto introdotto dal governo è già stato riassorbito dai rincari, serve un nuovo sforzo, possibilmente rivedendo al rialzo il taglio delle accise, le risorse ci sono, basta prelevarle dall’extra-gettito derivante dall’Iva sulla benzina. C’è anche un effetto speculazione: ai livelli alti della filiera qualcuno guadagna facendo leva su sentimenti e future”. Così ha detto in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

Controlli sui furbetti del carburante

Infatti, nel mirino delle manovre da applicare sono finite pure le pratiche commerciali scorrette di alcuni distributori, che ci marciano sopra senza remore. Sulla possibilità di una rimodulazione dello sconto il ministero dello Sviluppo economico però al momento non si sbilancia più di tanto nelle dichiarazioni. 

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I professionisti della strada allo stremo

Anche la Cgia di Mestre esprime preoccupazione. «In attesa che l’Agenzia delle Entrate consenta alle imprese di autotrasporto di recuperare una parte delle accise sui carburanti dei mezzi con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate, segnaliamo che anche i tassisti, gli autonoleggiatori con conducente, i bus operator, gli agenti di commercio e i piccoli trasportatori sono allo stremo», sottolinea l’ufficio studi dell’associazione.

Lavorare in perdita

In pratica, sono tutti i cosiddetti professionisti della strada a rimetterci e a trovarsi ad un bivio fatale. Molte sono le attività che lavorano in perdita a causa dell’aumento del gasolio per autotrazione che in questi ultimi giorni ha superato i 2 euro al litro. Se, poi, si tiene conto che per queste categorie il carburante incide per il 30 per cento circa sui costi di gestione totali, a seguito degli aumenti recenti, ecco il quadro generale appare drasticamente peggiorato. Per la Cgia l’unica soluzione percorribile è quella di introdurre un tetto temporaneo al prezzo alla pompa, come per il gas. 

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