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Pagamenti, ‘salta’ l’obbligo di Pos fino a 30 euro: cosa cambia per le multe

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Clonavano le carte dei clienti portandosi a casa la bellezza di 300mila euro. Circa una ventina i camerieri che adesso rischiano il processo.

Approvata lunedì 21 novembre in consiglio dei ministri la prima manovra del governo Meloni. Composta da 136 articoli, — alcuni dei quali hanno solamente il titolo in quanto devono ancora essere messi nero su bianco — sono due le importanti novità sui pagamenti presenti al suo interno: da un lato l’aumento del tetto per l’uso del contante e, dall’altro, le nuove esenzioni per l’obbligo del Pos che vanno ad aggiungersi a quelle concesse ad ottobre ai tabaccai.

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Cosa cambia per i pagamenti Pos con la nuova legge di Bilancio? 

Una delle novità introdotta dalla legge di Bilancio riguarda l’utilizzo del Pos. Nella fattispecie, per le cifre inferiori ai 30 euro gli esercenti non saranno più tenuti ad accettare i pagamenti con bancomat o carta di credito e le multe verranno sospese. In ottemperanza alla norma, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy deve decidere entro 18o giorni e dunque, entro giugno i ‘criteri di esclusione, al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse’. Sempre lo stesso articolo stabilisce inoltre che: ‘Sono sospesi i procedimenti e i termini per l’adozione delle sanzioni’. L’obbligo del Pos per gli esercenti esiste ma dieci anni ma nonostante questo nessun governo è riuscito a mettere in pratica, ad attuare le multe per gli inadempienti 

Tetto al contante 

Un’altra importante novità contenuta nella Legge di Bilancio è l’intervento sul contante. Aumentato a 5mila euro il tetto per l’uso del contante. Nel nostro paese, tale materia appare piuttosto sensibile se si considera che in dieci anni questo è l’ottavo intervento sul tema. L’innalzamento del tetto è previsto a partire dal primo gennaio; fortemente contestato dalle opposizioni il provvedimento, inizialmente, era stato inserito nel decreto aiuti quater e poi stralciato per mancanza dei requisiti di urgenza e necessità. 

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