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Quattordicesima 2023 in busta paga: a chi spetta e quando arriva

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Giugno e luglio sono i mesi nei quali alcuni lavoratori aspettano di ricevere la cosiddetta quattordicesima; mensilità aggiuntiva, che si somma alla tredicesima di fine anno. Non tutti i dipendenti hanno diritto a questo emolumento che, generalmente, spetta a coloro che sono stati assunti da più di un anno. Ma dipende dalla contrattazione collettivi che prevede quali sono i settori nei quali la quattordicesima è prevista. L’importo che spetta al dipendente avente diritto è pari a quello della tredicesima.

La quattordicesima: chi ha diritto a percepirla

A differenza della ‘gratifica natalizia’, la tredicesima appunto; la quattordicesima è definita ‘gratifica feriale’, quest’ultima, però a differenza della prima non viene riconosciuta a tutti i lavoratori. Infatti, ad esempio, di dipendenti pubblici non ne hanno diritto. È un beneficio che spetta solo ai dipendenti del settore privato. Ma i contratti collettivi sono 985, quindi difficile specificare dettagliatamente chi ha diritto alla quattordicesima. Spetta sicuramente ai contrattualizzati con: Ccnl terziario, commercio e turismo; Ccnl alimentare; Ccnl chimica; Ccnl pulizie e multiservizi e Ccnl autotrasporti e logistica; Ccnl della mobilità; Ccnl per operai agricoli e florovivaisti, ai dipendenti con contratto farmacie private, ai dipendenti di Poste italiane, agli addetti alla vigilanza privata e servizi fiduciari.

Il diritto alla quattordicesima dipende dal contratto collettivo di riferimento

Il diritto alla quattordicesima dipende, quindi, principalmente dal contratto collettivo di riferimento, ma può dipendere anche dall’accordo che viene stilato tra datore di lavoro e dipendente. Si tratta di una mensilità differita, con il lavoratore che ne matura una parte in ogni mese dell’anno, salvo poi riceverla in un’unica soluzione nella busta paga di giugno o in quella di luglio. È pari a 1/12 della retribuzione lorda annuale, ma solamente per chi nel periodo di riferimento può vantare 12 mesi lavorati, tenendo conto del periodo che va dal 1 luglio precedente al 30 giugno dell’anno in corso.

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