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Reddito di cittadinanza, cosa cambia con il governo Meloni: ‘Chi lo incassa non potrà rifiutare un lavoro’

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Novità in arrivo per il Reddito di Cittadinanza a causa dell'introduzione di Mia (Misura di inclusione attiva): ecco cosa sapere.

Si preannuncia un cambio di marcia sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza da parte dello Stato, con i fruitori rispettare nuove e più stringenti regole. Anzitutto, a differenza della vecchia proposta del Movimento 5 Stelle, chi fruirà del sostentamento pubblico non potrà più rifiutare i lavori proposti dai vari uffici di collocamento comunali o regionali. Una stilla che da una parte delineerà la volontà di lavorare dei fruitori dell’aiuto, ma altresì creerà anche polemiche sulla rigidità delle nuove regole.

Le nuove regole sul Reddito di Cittadinanza secondo il Governo Meloni

“Chi prende il reddito di cittadinanza, non potrà rifiutare un impiego. Così il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, spiega come cambia il sussidio: “Basta con la ricetta a 5 stelle dei soldi a pioggia”, spiega, aggiungendo inoltre come la prossima legge di bilancio sarà una “manovra emergenziale che ha come primo obiettivo quello di dare respiro agli italiani sulle bollette. Allo stesso tempo, però, è una manovra che inizia ad attuare il programma presentato in campagna elettorale agli italiani”.

Tra i partiti l’aria che tira non è proprio delle migliori. Silvio Berlusconi e anche i capigruppo azzurri, Ronzulli e Cattaneo, hanno in diverse dichiarazioni voluto ricordare quali siano le priorità di Forza Italia e si mostrano molto prudenti sulla riforma del reddito di cittadinanza che la premier vuole e da cui conta di reperire risorse anche per aumentare il taglio del cuneo fiscale.

L’ipotesi di azzerare il Reddito ai cosiddetti “occupabili” pesa soprattutto al Sud dove gli azzurri conservano un credito elettorale significativo e non a caso a manifestare perplessità è stato il presidente della Regione Calabria, l’azzurro Roberto Occhiuto. I sondaggi danno in questo momento Fi in discesa e quindi il Cavaliere corre ai ripari. Un metodo, quello del Governo, anche per tamponare le truffe legate al RdC: ultima, quella di un uomo di Città di Castello che avrebbe percepito 31mila senza meritarlo. 

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