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Manca l’anidride carbonica: Spritz a rischio

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Spritz

La crisi del gas mette a rischio la produzione del cocktail preferito dagli italiani: lo Spritz. La bevanda protagonista di ogni aperitivo è in pericolo a causa della mancanza di anidride carbonica a uso alimentare. Questa infatti è sempre più difficile da reperire a causa delle difficoltà dei trasporti e dell’aumento dei costi dell’energia.

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Spritz a rischio: manca l’anidride carbonica

Assodibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande alcoliche, ha lanciato l’allarme: i cocktail più a rischio sono i più famosi e consumati in Italia, primo fra tutti lo Spritz.

In mancanza di anidride carbonica, i baristi devono trovare nuove ricette e nuovi modi per preparare lo storico drink italiano, nato a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, tra Venezia e Padova. La ricetta originale dello Spritz infatti prevede l’utilizzo di prosecco, Aperol e una spruzzata di soda o seltz: proprio l’ultimo passaggio nella preparazione del cocktail è in pericolo a causa della mancanza di anidride carbonica. L’Aperol Spritz forse potrebbe avere una chance di salvezza ma solo perché ormai la maggior parte dei barman lo prepara soltanto con l’Aperol e il prosecco, senza aggiungere la soda.

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L’allarme in Italia già a luglio

L’allarme acqua frizzante è scattato in Italia già a luglio: in estate il prodotto iniziava a scarseggiare nei supermercati e Acqua Sant’Anna ha deciso di fermare le linee di produzione delle sue bevande gassate per la difficoltà di reperire l’anidride carbonica. Il rischio riguarda anche la birra e le altre bevande gassate.

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