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Virus a Gallipoli, l’allarme corre su Tik Tok: ‘È una fake news’

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Al via a Roma uno dei più importanti eventi dedicati alla musica underground elettronica

Gallipoli, da sempre, è una delle mete preferite da diversi ragazzi per passare la loro estate. Tra discoteche, spiagge, aperitivi e drink è sicuramente la destinazione perfetta per chi vuole staccare dalla solita routine e divertirsi. Sembra però che qualcosa quest’estate sia andato storto. Infatti, in molti stanno parlando di un “virus” che starebbe girando nella città. 

Il virus a Gallipoli 

Girano dei video su TikTok di ragazzi che stanno passando o che hanno passato alcuni giorni a Gallipoli e dicono di aver preso “un virus”, che “circolerebbe solo lì”. I sintomi sarebbero: febbre, mal di testa, tosse, quindi i classici del Covid-19. Ma quando vanno a fare il tampone, risulterebbero negativi. 

In tanti hanno ipotizzato che potesse essere un problema legato all’acqua. E questo non è sicuramente passato inosservato. Infatti l’amministrazione comunale si è messa subito a lavoro per capire se potesse davvero esserci “un virus” nella zona e se fosse determinato dall’acqua. Ma così non è

Si tratta di una fake news?

Sì, probabile. E a confermarlo anche Rossana Nicoletti, assessore all’ambiente del comune salentino che ha voluto chiarire il fatto a Repubblica: “Abbiamo eseguito tutti gli accertamenti sulla qualità delle nostre acque di concerto con gli organi competenti e possiamo parlare di una notizia non vera. Anzi, abbiamo interpellato un legale per procedere con una denuncia nei confronti di chi ha voluto gettare ombre sulla nostra città e sul nostro splendido mare“. 

Perché l’avrebbero fatto? 

TikTok è un mondo che funziona soprattutto grazie ai “trend”. Quindi video in tendenza che attirano più di tutti l’attenzione di più utenti. E, come più volte dimostrato, sono tanti i ragazzi che direbbero qualunque cosa per avere anche solo cinque minuti di “notorietà”. Probabilmente quindi, vedendo che un video del genere poteva generare molte visualizzazioni hanno pensato di farlo. Con superficialità sicuramente, noncuranti del danno che avrebbero potuto fare all’immagine di Gallipoli. 

 

 

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