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Reddito di Cittadinanza 2022: dall’INPS arrivano i controlli incrociati

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Reddito di Cittadinanza. Proprio con l’inizio del mese di luglio è diventato finalmente operativo il protocollo d’intesa tra INPS e Ministero della Giustizia per il controllo incrociato e lo scambio di informazioni utili alle verifiche relative alla concessione e/o alla revoca del Reddito di cittadinanza.

Una collaborazione tra due database che potrebbe segnare una svolta eclatante per l’erogazione del sussidio che tanto ha fatto discutere, sopratutto negli ultimi tempi di crisi. 

Combattere i ”furbetti” del Reddito di Cittadinanza

Si sa, i furbetti del Reddito sono sempre esistiti, e l’obiettivo di tali controlli incrociati è proprio quello di combattere il fenomeno sempre più dilagante di coloro che approfittano del sussidio anche quando non possiedono i requisiti necessari, ingannando il sistema di riconoscimento del diritto al reddito di cittadinanza e quindi percependo denaro pubblico senza averne il diritto e, spesso, la necessità soprattutto. 

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Controlli incrociati: Inps e Ministero della Giustizia 

Dunque, sarà attraverso i sistemi di interoperabilità messi in funzione dall’Inps e dal Ministero della Giustizia che saranno effettuati controlli su tutti coloro che presentano domanda. E ancora controlli anche su coloro che percepiscono il RdC attraverso la trasmissione da parte di INPS al Ministero della Giustizia dell’elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari del RdC per la verifica dell’esistenza nel sistema del Casellario Centrale di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’art. 7, comma 3, del DL n.4 del 28/1/2019 e ss.mm.

La revoca del sussidio

L’INPS ha già reso nota la notizia secondo cui gli esiti dei controlli permetteranno di mettere in atto ”La revoca istantanea del RdC eventualmente percepito ovvero di non riconoscere il beneficio”. L’Istituto, inoltre, ha anche assicurato che lo scambio integrale delle informazioni avviene nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, e quindi tramite la creazione di un circuito privato, chiuso, virtuale e sicuro sulle dorsali pubbliche.

Le parole del presidente Tridico

Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in merito ha dichiarato che: ”Il protocollo è frutto di una intensa collaborazione tra le due istituzioni ed è un significativo passo in avanti verso maggiori controlli automatizzati per l’erogazione del reddito di cittadinanza a chi ne ha diritto. Il potenziamento delle verifiche e dell’interoperabilità delle banche dati su tutte le prestazioni è una priorità dell’Istituto, per garantire i cittadini e gli interessi del Paese”.

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