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Ardea, continua botta e risposta tra Savarese e sindacati

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Continua il botta e risposta tra il Sindaco di Ardea Mario Savarese e le organizzazioni sindacali rappresentative della Polizia Locale. I sindacati avevano denunciato di non essere stati convocati a un incontro annunciato dall’assessore Vozza, salvo poi essere “sbugiardati” da Savarese, che ha pubblicato la foto della convocazione. Nella foto c’è però un dettaglio che non è sfuggito alle organizzazioni.

Convocata solo una sigla

La mail allegata alla convocazione è infatti destinata solo alla CISL FP, “con preghiera di inoltro alle altre sigle sindacali”. Secondo i sindacati, “la comunicazione pervenuta alla singola sigla sindacale è totalmente irrituale, in quanto la normativa contrattuale prevede che le convocazioni siano inviate a tutte le organizzazioni sindacali, come attuato fino al recentissimo passato anche nel Comune Ardeatino. Probabilmente la ritrovata “normalità” nel Comune ha trovato una eccezione nel seguire una procedura dettata forse dalla urgenza nel cercare di recuperare una situazione trascurata da mesi ormai, che ha esasperato i lavoratori sino alla proclamazione dello stato di agitazione che si cerca ora di scongiurare”. Nel comunicato si commentano poi le altre dichiarazioni di Savarese. “Si resta basiti nel leggere l’intervento del Sindaco che con celerità risponde alle organizzazioni sindacali nel merito di aspetti che, per quanto importanti sono marginali rispetto alle innumerevoli criticità presenti da tempo nel Comune di Ardea alcune delle quali evidenziate nel precedente comunicato delle scriventi”.

Luoghi di lavoro non sicuri

“Apprendiamo da un ulteriore comunicato del Sindaco che in questo rientro alla “normalità” l’Amministrazione comunale ha approvato una variazione di bilancio che consentirebbe, anche ai dipendenti del Comune di Ardea, di ricevere gli arretrati del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale che i colleghi di altri comuni hanno già riscosso. Troviamo poco edificante che un atto dovuto conseguente al rinnovo contrattuale nazionale efficace da due mesi venga connotato come atto qualificante e di merito poiché è invece un ritardo nell’applicazione di automatismo che prolunga l’attesa di un legittimo diritto da ben nove anni e che tuttora rivendichiamo. Più pragmaticamente, a difesa dei dipendenti rappresentati, senza strumentalizzazioni di sorta alcuna, le sottoscritte OO.SS.  sottolineano l’attuale situazione del personale del Comando della Polizia Locale che, come annunciato dall’Assessore Vozza, è stato fatto rientrare nella sede di lavoro, purtroppo però trovandosi a lavorare in presenza di contenitori e materiali utilizzati nei recenti lavori in corso, tra esalazioni e odori nauseabondi e irritanti, nocivi alla salute e sicurezza nei loghi di lavoro ovvero in violazione delle  norme in materia vigenti. A tale riguardo, sembrerebbe che, proprio nella stessa giornata di rientro, la sede in questione sia stata sottoposta ad un controllo delle autorità sanitarie competenti. Attendiamo, nel caso, l’esito e diffidiamo l’amministrazione a svolgere lavorazioni di cantiere negli uffici con la compresenza del personale comunale non addetto al cantiere e privo di adeguati dispositivi di protezione individuale”.

Evitare facili proclami

“Si ravvisa infine la doverosa necessità di evitare facili proclami e comunicati rassicuranti soprattutto da chi non ha forse modo di verificare la reale condizione di lavoro e di stress psicofisico a cui sono sottoposti i dipendenti di un Ente spesso disorganizzato e con risorse inadeguate. Non è accettabile mettere in difficoltà insormontabili i dipendenti senza indicare nel concreto obiettivi raggiungibili e soluzioni, in danno del benessere lavorativo di chi è a contatto diretto col pubblico e dei servizi resi ai cittadini. Saper cogliere nella gestione di tali problematiche un modo costruttivo di interagire ovvero l’urgenza di dover cambiare passo prima ancora che si cristallizzino in patologiche disfunzioni e disservizi, rappresenterebbe un chiaro segnale dal quale intraprendere un vero processo di cambiamento capace di intervenire nella qualità del lavoro, dei servizi restituiti ai cittadini, di costruire stabili e durature relazioni da cui avviare seri e positivi confronti. Auspichiamo una tempestiva e corretta riconvocazione dell’incontro a far data da lunedì 23 luglio 2018, prima data utile disponibile tenuto conto degli impegni pregressi assunti dalle segreterie territoriali scriventi”.

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