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Ardea, l’assessore passa la selezione del concorso per vigili urbani e scoppia la polemica

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Luana Ludovici

La partecipazione dell’assessore con delega ai Servizi demografici e al personale del Comune di Ardea, Luana Ludovici, alla preselezione per tre posti da vigile urbano (sempre nel Comune di Ardea) sta facendo parlare. Anche perché se la domanda era stata fatta da 439 candidati, sui 137  che si sono presentati alla prima prova ce l’hanno fatta a superare la preselezione soltanto in 22 e l’assessore è tra questi.

Il sindaco: “Solo strumentalizzazione”

Insomma è una vicenda alquanto singolare quella della quale si è resa protagonista la Ludovici, già eletta nella precedente consiliatura in una lista civica ha scelto poi di entrare nel Carroccio del quale è anche coordinatrice cittadina. Quest’anno è tornata a presentarsi alle elezioni comunali ed è stata nuovamente eletta per poi essere scelta dal sindaco Maurizio Cremonini come componente di Giunta. Ed è proprio il primo cittadino ad intervenire per chiarire: “è una strumentalizzazione – ha esordito Cremonini -. Per la selezione è stata nominata una commissione completamente esterna, non c’è nessuno di Ardea e c’è anche un esponente della Regione Lazio. Sono state scelte le 22 persone che hanno superato la prova. La legge prevede che la Ludovici potesse partecipare, ora deve superare altre due prove e anche una prova fisica. Bisognerà vedere”.

Un concorso a norma di legge

Il Sindaco mette, quindi, a tacere i malpensanti e le polemiche sottolineando che è stato tutto regolare e a norma di legge. La Ludovici, per quando abbia la delega al personale, poteva accedere al concorso con il quale verranno scelti 3 vigili a tempo indeterminato. In fondo sembra, tra l’altro, che si tratti di un bando che risale alla passata amministrazione al quale l’assessore Ludovici si era iscritta prima di essere eletta e prima ovviamente che le fosse affidata la delega assessorile. Sta di fatto che qualora dovesse superare le prove previste dal concorso aggiudicandosi uno dei tre posti dovrà rinunciare al mandato.

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