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Omicidio Willy e il risarcimento di 550 mila euro: i fratelli Bianchi sono nullatenenti, pagherà lo Stato?

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Fratelli Bianchi

Nessuna cifra porterà indietro Willy Monteiro, il 21enne massacrato di botte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, nella zona della movida. Nessun risarcimento basterà mai alla famiglia del ragazzo, a quello che come tutti aveva dei sogni. E che in pochissimi istanti, calcio dopo calcio, è stato ucciso: la sua vita è stata spezzata, così come tutti i suoi desideri. Eppure ora, a questo si aggiunge la ‘beffa’ perché se da una parte i fratelli Bianchi una settimana fa sono stati condannati all’ergastolo, Mario Pincarelli a 21 anni di reclusione e Francesco Belleggia a 24, dall’altra la famiglia di Willy rischia di non vedere mai i 550 mila euro di risarcimento che la Corte d’Assise di Frosinone ha disposto per loro. 

Chi pagherà il risarcimento alla famiglia di Willy Monteiro?

In base alla sentenza emessa lunedì in aula, Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, che ora sono in carcere perché considerati responsabili del brutale pestaggio, dovranno versare a ciascuno dei genitori di Willy 200 mila euro, mentre 150.000 andranno alla sorella. O meglio, così dovrebbe essere, al condizionale perché in realtà i fratelli Bianchi, nonostante le auto di lusso, i resort da sogno e gli orologi sfoggiati sui social, sono nullatenenti. A confermarlo al quotidiano La Repubblica, Domenico De Marzi, avvocato della parte civile nel processo: “Non risultano avere nulla, una causa civile per avere i soldi? Sarebbe difficile capire a chi farla”. Anche i loro genitori, infatti, fino a poco tempo fa percepivano il reddito di cittadinanza. 

Se ne occuperà lo Stato?

La famiglia di Willy, quindi, ora potrà chiedere il risarcimento direttamente allo Stato. O potrebbe rivolgersi alla Corte Europea. Tutto è ancora da decidere: “valuteremo e vedremo bene cosa fare” – ha spiegato l’avvocato. Tra l’altro, nessuno degli imputati negli anni avrebbe proposto un risarcimento simbolico: ‘Ci sono state delle lettere, dei tentativi che definisco inopportuni per stabilire un contatto e niente più’. 

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Ora, però, giustizia è fatta perché tutti i ragazzi, quelli che hanno ucciso Willy e che continuano dal canto loro a dichiararsi innocenti e a ‘scaricarsi’ la responsabilità a vicenda, sono in carcere. Resta solo da capire chi e come risarcirà la famiglia di Willy. 

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