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Choc a Fiumicino: cadavere di una donna nel porto

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Carabinieri scientifica

Stavano passeggiando sulla banchina quando si sono trovati di fronte un cadavere. Choc a Fiumicino ieri pomeriggio, poco dopo le 17 e 30 quando alcuni passanti si sono trovati di fronte a una salma riversa nel canale del porto.

carabinieri ambulanza
carabinieri ambulanza, cadavere nel porto – foto archivio – (ilcorrieredellacitta.com)

La richiesta di intervento ha fatto accorrere i Carabinieri della stazione locale e gli uomini della Capitaneria di porto oltre ai sanitari del 118. In breve è stato accertato che si trattava del corpo di una donna di un’età, apparentemente, compresa tra i 40 e i 45 anni.

Le indagini per risalire all’identità della donna

È così che un tranquillo sabato pomeriggio a Fiumicino ha assunto risvolti macabri per le persone che avevano voluto approfittare della giornata di sole per fare una passeggiata all’aria aperta scegliendo proprio l’area portuale. Tante le domande alle quali gli investigatori sono chiamati, ora a dare risposte. Per il momento, infatti, a parte il fatto che si tratta di una donna e l’abbigliamento: pantaloni e giubbotto, il caso è avvolto dal mistero.

L’autorità giudiziaria ha disposto esame autoptico

Gli inquirenti stanno, intanto svolgendo indagini per risalire all’identità della donna il cui corpo è apparso ai soccorritori in buono stato, come se si trovasse in acqua da poco tempo. Informata l’autorità giudiziaria, quest’ultima ha disposto che sul cadavere venga svolta autopsia. Indagine medico legale per stabilire le cause del decesso ed escludere che si sia trattato di una morte violenta.

Il cadavere è stato trasferito in attesa dell’incarico al medico legale 

Intanto, proprio la Procura della Repubblica ha disposto il trasferimento della salma nel cimitero del Verano di Roma dove si procederà a esame autoptico. L’incarico verrà, verosimilmente, conferito nella mattina di domani e non è escluso che domani stesso venga svolto l’esame peritale che dovrebbe fornire una serie di risposte agli investigatori che continuano a lavorare per dare un nome alla donna.

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