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Sequestra l’ex moglie e figlio e lo arrestano: 40enne non regge ai sensi di colpa e si impicca

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Carabinieri ambulanza intervenuti

Tragico epilogo per una drammatica vicenda a Ladispoli. Un uomo che prima non si rassegna alla fine della storia con la compagna a tal punto da arrivare a minacciarla, insieme al figlio, con un coltello tenendoli entrambi in ostaggio nella loro abitazione; poi, finito ai domiciliari per le sue condotte violente, forse sopraffatto dai sensi di colpa, decide di farla finita impiccandosi. Ed è così che un 40enne romeno è stato ritrovato, senza vita, dai Carabinieri nelle scorse ore.

Uomo impiccato a Ladispoli

A far scattare l’allarme è stato l’improvviso “silenzio” dell’uomo. Inizialmente si era pensato anche ad una possibile evasione dall’appartamento e dunque ad una violazione del provvedimento al quale era ristretto; da qui la decisione, l’altro ieri, venerdì 2 settembre, di effettuare un controllo: i Carabinieri, unitamente al personale medico, sono entrati nella casa facendo il macabro ritrovamento. Dai primi accertamenti tuttavia sembrerebbe che il decesso possa essere avvenuto almeno 24 ore prima. Sul corpo della vittima nessun segno di violenza: l’appartamento era in ordine e regolarmente chiuso dall’interno. Dubbi pertanto, pare davvero non ce ne siano. L’uomo si è suicidato.

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Sequestra e tiene in ostaggio ex e figlio

Qualche giorno fa, come detto in apertura, il 40enne si era presentato dalla ex e dal figlio arrivando a minacciarli con coltello. Non accettava la fine della loro relazione e la decisione da parte della moglie di divorziare. Tanto che i primi ‘avvertimenti’ glieli aveva già mandati qualche giorno prima quando aveva cosparso l’auto della donna di benzina; poi, a fine agosto, si era arrampicato sul balcone dell’abitazione e, una volta dentro, aveva pensato bene di tenere in ostaggio, sotto la minaccia di un coltello, moglie e figlio. 

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Il sequestro

Quando i Carabinieri erano arrivati sul posto, l’uomo aveva imposto alla moglie, di 43 anni, e al bambino, sempre sotto la minaccia del coltello, di non fare rumore, quasi a voler simulare che l’abitazione fosse in quel momento vuota. Poi, quando ha capito che non aveva via di fuga, aveva cercato di obbligare la donna a richiamare il 112 per dire ai Carabinieri che la querela sporta pochi giorni prima, dopo l’episodio dell’autovettura cosparsa di benzina. 

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Il tentativo di fuga

Il 40enne, a quel punto, compreso che per lui la situazione ormai era più che compromessa, aveva tentato la fuga. Ha raggiunto il balcone per andare via, ma è proprio in quel momento che la donna è riuscita ad aprire la porta d’ingresso ai militari. Che hanno immediatamente bloccato l’uomo.

Arriviamo così alla cronaca recente. Il 40enne, che nel frattempo era stato condannato a scontare gli arresti domiciliari come visto, evidentemente non ha retto ai sensi di colpa per quanto aveva fatto. E così ha deciso di togliersi la vita.

Prima dà fuoco all’auto, poi tiene in ostaggio l’ex moglie e il figlioletto: arrestato 40enne

 

 

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