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Latina, massacra di botte la suocera fino a ucciderla: Zappalà condannato a oltre 21 anni di carcere

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condanna zappalà per omicidio della suocera

È stato condannato a 21 anni e 7 mesi di reclusione per aver ucciso la suocera disabile. S’è pronunciata stamattina la Corte d’Assile presso il tribunale di Latina nei confronti del 46enne, Antonio Salvatore Zappalà, accusato di aver provocato la morte di Nadia Bergamini, nel gennaio del 2022. Un reato sul quale le forze dell’ordine hanno indagato coordinati dalla Procura della Repubblica che, in udienza, tramite il pm Marco Giancristofaro ha chiesto la condanna dell’imputato all’ergastolo.

Le violente percosse del 46enne alla suocera nell’appartamento di via Casorati

L’aggressione che ha provocato la morte dell’anziana si è consumata in un appartamento in via Casorati, a Latina. Il 46enne, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe causato il decesso della suocera a seguito di violente percosse. Ma Zappalà avrebbe in diverse occasioni cercato di alleggerire la sua posizione processuale, sottolineando che non aveva intenzione di uccidere e aveva anche chiesto scusa per l’accaduto. I legali dell’uomo hanno anche cercato di far derubricare il reato, non riuscendo.

Le risultanze investigative hanno ricostruito la ferocia del colpi inferti alla vittima

Ma le scuse dell’imputato non hanno convito i magistrati, anche a causa delle risultanze investigative. L’esame autoptico rivelò, infatti, che la donna era rimasta sfigurata sotto i feroci colpi ricevuti dal genero. Pugni, schiaffi di una brutalità inaudita che, però, non provocarono una morte immediata della vittima. Quest’ultima, infatti, fu trasportata in ospedale, al Santa Maria Goretti, ma le sue condizioni sono apparse subito disperate ai sanitari. La donna è morta qualche ora dopo il ricovero, proprio a causa delle ferite riportato a seguito dell’aggressione. Una sequenza di botte che, secondo le risultanze investigative, sarebbero scaturite da una lite che il 46enne aveva avuto con l’anziana. Una discussione che sarebbe nata per futili motivi e culminata con una sequenza di colpi che si sono rivelati fatali per la donna.

Uccise la suocera nella sua casa di Latina, chiesto l’ergastolo per Antonio Salvatore Zappalà

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