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«Mamma mi picchia» e la manda a processo: ma era tutto inventato

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Aveva accusato la madre di averlo maltrattato, denunciando l’accaduto al numero di emergenza per gli abusi sui minori. Le accuse del figlio si sono, tuttavia, rivelate prive di fondamento ed anzi nascevano da una ricerca di attenzioni che il bambino voleva suscitare nella madre per via di alcuni episodi di bullismo che lo avevano visto protagonista. Alla fine però è stata fatta chiarezza sull’accaduto e la donna, una 53enne indagata a piede libero, è stata assolta dalle accuse. 

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Accusa la madre di finti maltrattamenti ma è una finzione  

‘Ho sbagliato a farti nascere’, questo avrebbe detto la donna che poi gli avrebbe anche tirato le orecchie e colpito con degli schiaffi sulla nuca. Un piano ben architettato, con tanto di dovizia di particolari quello messo in piedi dal figlio che si è poi scoperto essersi inventato tutto. Nulla di quanto aveva detto era vero. Questo quanto emerso nel corso dell’udienza preliminare in tribunale. Disposto, pertanto, dal giudice del tribunale di Latina il non luogo a procedere verso la mamma, una donna di 53 anni. Nella fattispecie, al termine della camera di consiglio il magistrato ha accolto la linea difensiva dell’imputata che a seguito dei fatti era indagata a piede libero. 

I finti insulti 

Un piano ben studiato, con tanto di finti insulti pensati ad hoc dal bambino. A finire nell’inchiesta anche i fittizi epiteti che il figlio si era inventato al fine di comprovare la propria versione dei fatti. ‘Non vali niente’ questa una delle frasi incriminate che, come evidenziato dagli inquirenti, avevano provocato nel ragazzino un forte stato di ansia e agitazione. Alla fine, la verità sulla faccenda è venuta a galla e questa parentesi sarà per la madre  solamente un lontano ricordo. 

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