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Violenza privata, rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso: Daspo ‘Willy’ per tre esponenti del clan Di Silvio

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Per due anni non potranno entrare e stazionare in nessun pub, bar e ristoranti nonché a locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo di Latina. Loro sono tre noti pregiudicati della famiglia Di Silvio, sottoposti oggi a Daspo dalla Polizia di Stato di Latina. I provvedimenti, predisposti dalla Divisione Anticrimine e firmati dal Questore, riguardano alcuni tra coloro che sono stati arrestati lo scorso dicembre dalla Squadra Mobile nell’operazione “Movida Latina” – coordinata dalla Procura della Repubblica D.D.A. di Roma ed eseguita dalle Squadre Mobili di Latina, Roma e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato – per violenza privata, rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il Daspo Willy

Come noto, si tratta del cd. “Daspo Willy”, norma introdotta dopo i tragici fatti del settembre scorso a Colleferro (RM) allorquando un branco di teppisti aggredì ed uccise il giovane Willy Monteiro Duarte: tale provvedimento rende possibile tenere lontano da bar e locali pubblici persone socialmente pericolose, che hanno commesso reati o preso parte a disordini all’interno o nelle immediate vicinanze di locali, oppure altri delitti contro la persona o il patrimonio, anche aggravati dalla discriminazione e dall’odio razziale.

Se violassero il provvedimento adottato nei loro confronti, i cinque giovani del capoluogo rischierebbero da 6 mesi a 2 anni di carcere ed una multa che va da 8.000 a 20.000 euro. Dall’inizio dell’anno 2021, complessivamente, la Questura ha emesso nove “Daspo Willy” che senza dubbio incidono positivamente sulla percezione di sicurezza della cittadinanza, poiché consentono di dare una risposta ancora più incisiva e mirata nei confronti dei soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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