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Ostia, spiagge libere almeno sul 50% dell’arenile e taglio drastico alle concessioni: la Giunta Gualtieri delibera sul PUA

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Spiaggia Ostia

La Giunta capitolina ha approvato ieri una delibera propedeutica al PUA, ovvero il piano dell’utilizzazione degli arenili. Si tratta di un documento importante che avrà il compito di ridisegnare l’arenile di Ostia, peraltro all’indomani dell’inserimento – e non è una cosa da poco – della zona tra le più belle località italiane marittime. Vediamo allora quali saranno le principali caratteristiche del piano che prevede, è opportuno precisarlo, un iter burocratico che è solo all’inizio. 

Cosa prevede il PUA di Gualtieri

In Giunta ieri è stata approvata infatti la delibera di adozione preliminare del Piano Utilizzazione Arenili (PUA) i cui dettagli saranno resti noti oggi, Mercoledì 3 agosto, a partire dalle ore 14.30 in Campidoglio nella Sala Bandiere dal Sindaco Roberto Gualtieri e da Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica. 

Meno concessioni

Ma dei contenuti si era già parlato nelle settimane scorse: tra le novità principali, lo ricordiamo, la riduzione delle concessioni che dovrebbero passare dalle attuali 70 a 25 ridisegnandone inoltre la distribuzione sul territorio. In questo modo il Comune punta ad avere un maggiore equilibrio tra attività di impresa privata e fruibilità libera del mare. 

I settori

Nel Pua il Comune, come già fatto dalla giunta Raggi, divide inoltre la gestione demaniale del mare e delle zone limitrofe di Ostia in quattro settori, a loro volta segmentati in undici ambiti, però aggiunge anche ulteriori sottoambiti non ancora definiti ma che andranno evidenziati in sede di gare, e comunque prima del 2024. Confermata inoltre la norma che impone alle strutture esistenti di ”liberare il 50 per cento della visuale di mare”, con riferimento sia alle cancellate che alle reti che impediscono gli accessi dalla strada.

Spiaggia libera al 50%

Ma uno degli aspetti centrali riguarda quello della quota di spiaggia libera che dovrà sussistere sull’arenile. In linea con quanto disposto dalla Regione nel 2016, come si legge oggi sul Corriere della Sera, il documento “riserva alla pubblica fruizione una superficie di almeno il 50% dell’arenile di competenze”. Quota che scende al 30% negli ambiti e sub-ambiti. L’obiettivo dell’Amministrazione Gualtieri, così come quelle che lo hanno preceduto, è quello infatti di abbattere il lungomuro, quell’infinita serie di cancellate, reticolati (anche con inferriate) costruite spesso abusivamente per impedire l’accesso al mare per cittadini e turisti. 

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