Home » Ostia News » Ostia, violentata dal fratello: ragazzo a processo. La famiglia: ‘Non è vero niente’

Ostia, violentata dal fratello: ragazzo a processo. La famiglia: ‘Non è vero niente’

Pubblicato il
violenza sessuale sulla sorella

È una storia scabrosa che si consuma tra le mura domestiche di una casa di Ostia. Una presunta violenza sessuale subita da una 15enne, all’epoca dei fatti,  da parte del fratello più grande che ora è a processo per rispondere delle pesanti accuse. Ieri, in aula, come riporta Il Messaggero, la giovane avrebbe ricostruito un clima di tensione in casa, nel quale avrebbe subito anche maltrattamenti da parte dei genitori, per poi soffermarsi sul giorno del 18esimo compleanno del fratello, giorno nel quale si sarebbe consumato il primo presunto abuso sessuale. Nel momento in cui genitori erano fuori di casa, il ragazzo l’avrebbe costretta a letto e avrebbe abusato di lei.

La richiesta di aiuto al numero per l’Emergenza per l’infanzia

Fatti che la ragazza ha denunciato a un operatore del 114, Emergenza infanzia, contattato la sera del 7 luglio. Le rivelazioni sarebbero, però, arrivate solo dopo che la giovane ha avuto rassicurazioni circa il fatto che non sarebbe mai più stata costretta ‘a tornare in quella casa’. E ieri  in aula è stata ricostruita la vicenda. Non solo la presunta vittima ha raccontato la sua versione, ma anche l’indagato che ha dichiarato: ‘Non è vero nulla’. Una versione quest’ultima supportata con forza anche dagli altri familiari. Anche la mamma avrebbe parlato di ‘gravissime bugie’.

Le presunte violenze si consumano all’interno di una famiglia ‘qualunque’

Sarebbero tanti gli aspetti poco chiari emersi nel corso della sessione davanti al giudice. La ragazzina avrebbe sottolineato una situazione, tra le mura domestiche, estremamente strana, nel quale il padre, tra le altre cose, sembra fosse solito andare in giro nudo per casa. Tanti gli aspetti da chiarire in una vicenda che, a questo punto, si incentra su una famiglia qualunque, con un papà impegnato in un lavoro notturno e una mamma casalinga e i due figli, uno dei quali, l’indagato, che ha scelto di abbandonare  la scuola al termine della terza media perché bullizzato. Una storia sul quale il magistrato è chiamato a fare chiarezza.

Impostazioni privacy