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Pomezia, accordo sindacale senza speranze: lo stabilimento Leonardo verso la chiusura

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vertenza Leonardo Pomezia

Ormai le speranze per i lavoratori dello stabilimento “Leonardo” di Pomezia sono ridotte al lumicino. 

L’accordo sindacale firmato nella nottata di ieri non sembra possa portare ad altro: lo stabilimento Leonardo di Pomezia chiuderà i battenti, trasferendo i lavoratori tra Roma e Latina.

“Sin dall’inizio abbiamo sostenuto l’Amministrazione comunale di Pomezia e la Regione Lazio per i tentativi di mediazione. Vogliamo ringraziare le due istituzioni per il lavoro fatto ma con amarezza constatiamo che sin dall’inizio è sembrata essere tutta in salita la strada per arrivare ad una soluzione positiva”, fanno sapere attraverso una nota stampa i rappresentati del Pd di Pomezia.

“Ora ci appelliamo al Sindaco di Pomezia, che abbiamo apprezzato nella vertenza, per non chiudere i rapporti con l’azienda: c’è in ballo il futuro del sito produttivo di via del Mare, uno dei più innovativi del Lazio. Facciamo in modo che possa aprirsi una trattativa per mantenere occupazione di qualità sul territorio, evitiamo una svendita che possa portarci all’apertura di nuovi centri commerciali”, conclude la nota.

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Eccellenza a Pomezia

Solo 3 anni fa, in occasione di una visita ufficiale nello stabilimento, il sindaco Adriano Zuccalà e la giunta vantano l’eccellenza dell’azienda, tra le prime dieci società al mondo nell’aerospazio, difesa e sicurezza.  

“Un sito d’eccellenza che ci rende orgogliosi perché porta il nome della nostra Città in alto, addirittura nello spazio, rendendoci partecipi di processi di progettazione e produzione all’avanguardia, in grado di migliorare il sistema delle comunicazioni, militari e non, e di raggiungere livelli altissimi di ricerca e analisi del sistema climatico terrestre”, aveva detto nel dicembre 2019 Zuccalà. E invece adesso il nome è legato alla lotta dei dipendenti a non perdere il posto di lavoro e a non delocalizzare una realtà valida per il territorio.

Il rammarico del sindaco Zuccalà

“È ormai ufficiale la chiusura della Leonardo a Pomezia”, ha detto poco fa il Primo Cittadino.
“Abbiamo sempre messo in primo piano il benessere dei lavoratori, ma inutile nascondere il grande rammarico per la decisione dell’azienda di smantellare lo stabilimento che da decenni costituiva uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio. Ha offerto lavoro, garantito sicurezza economica e socialità a centinaia di famiglie pometine”, ha continuato il sindaco.
“La politica locale ha chiesto a gran voce di aprire un tavolo di confronto per valutare nuove prospettive, purtroppo senza aver trovato adeguato riscontro. Ho portato personalmente la voce dei lavoratori nei palazzi delle istituzioni, dialogando con l’azienda, fornendo alternative al piano di dismissione del sito.
Restiamo ancora oggi convinti che per il territorio la chiusura dello stabilimento sia una scelta legittima ma profondamente sbagliata. Come legittima sia la scelta dei sindacati di sottoscrivere un accordo con la Leonardo per i trasferimenti del personale.
Adesso deve aprirsi una nuova prospettiva, il sito non deve diventare un palazzo vuoto e inutilizzato, ma dovrà offrire nuovi orizzonti a favore della collettività, per questo siamo disponibili ad avviare fin da subito un confronto con l’azienda”, ha concluso Zuccalà.

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