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Elezioni a Pomezia, concentrarsi sui programmi e non sui nomi: Pontina, termovalorizzatore e bilancio

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traffico Pontina

“Egregio direttore, cari cittadini di Pomezia, le elezioni politiche sono in arrivo. Ma cosa si sta facendo a Pomezia? In questi giorni, soprattutto con l’approssimarsi della scadenza elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale, le voci che circolano da parte della classe politica locale riguardano quasi esclusivamente le autocandidature a sindaco che, ricordo, dovrebbero essere magari successive a programmi e sintesi che interessano realmente ai cittadini. Sfugge loro, infatti, che la maggioranza degli elettori sono estremamente demotivati (ricordiamo che nell’ultima tornata elettorale per le regionali ha votato solo il 30% circa degli aventi diritto). Questo perché sono troppi i politici che, anziché parlare e risolvere i problemi dei cittadini, magari per ottenere un posto sicuro in consiglio comunale, ambiscono a una candidatura “di primissimo piano”, noncuranti del vero ruolo da svolgere in tale funzione.

Per senso civico, ho deciso di informare i cittadini dei danni causati da tale atteggiamento, provocati esclusivamente dalle ambizioni personalistiche di chi dovrebbe invece pensare al bene comune, così come insegnano anche le ultime due amministrazioni comunali di Pomezia, entrambe sfiduciate dai propri componenti. Ovvio quindi che la fiducia dei cittadini diventi sempre minore, al di là dei proclami, delle promesse o dei finti e invisibili miglioramenti del territorio, anche perché, laddove ci sia davvero un minimo miglioramento, questo viene pagato carissimo con attraverso le tasse dei medesimi elettori. Premettendo che non sono candidato sindaco, avendo una discreta conoscenza delle problematiche, di ciò che occorre e di quali siano le aspettative dei cittadini (molti dei quali, presi dai problemi quotidiani, non si rendono conto neppure della realtà amministrativa locale, ma gradirebbero avere almeno servizi primari efficienti), affronterò a livello settimanale tale compito illustrativo rendendo noto di ciò che dovrebbe essere chiaro e trasparente”. A parlare è Luigi Lupo, ex consigliere comunale di Pomezia.

Bilancio a Pomezia: qual è la situazione economica del Comune?

“In questo primo documento settimanale parlerò sinteticamente del bilancio comunale, del termovalorizzatore a Santa Palomba e della nuova Pontina. Il bilancio comunale, o meglio la situazione finanziaria della nostra città, al di là dei proclami è pessima. Infatti gli impegni di spesa, le spese e la gestione “allegra”, così come rilevato anche dall’amministrazione vigente commissariale, evidenziano una forte criticità, tant’è che sono stati necessari anticipi bancari presso la tesoreria per sopperire alle spese di cassa ordinarie nonostante i proclami degli ultimi anni che dichiaravano l’avvenuto riequilibrio finanziario e il risanamento del bilancio. Cosa che, ricordo a tutti, sia avvenuto solo con l’amministrazione Tassile negli anni 90, circa trent’anni fa, quando effettivamente per le spese, gli investimenti, etc., etc., si usufruiva della disponibilità immediata della cassa e furono eseguite opere e investimenti ancora oggi di lustro.

Uno dei problemi, a mio avviso, che pesa molto sulle attuali spese del nostro comune riguardano le società partecipate. Dalla iniziale sola e unica “Pomezia Servizi”, attualmente ne sono state create almeno tre. Addirittura alcuni servizi svolti dalla “Pomezia Servizi,” adesso vengono svolti da società esterne mediante ulteriori appalti, e quindi spese su spese. Ma su tale argomento vi saranno ulteriori ragguagli”.

Termovalorizzatore: i rifiuti di Roma a ridosso di Pomezia

“Il termovalorizzatore a Santa Palomba, invece, è opera imposta dal Comune di Roma a guida Partito Democratico, nonostante i loro alleati in regione (M5s) e probabilmente anche prossimi alleati qui a Pomezia, abbiano sempre dichiarato di essere contrari. Addirittura, nella recente campagna elettorale regionale, durante un’assemblea pubblica con molti cittadini di Pomezia, sia la candidata presidente Donatella Bianchi che il leader nazionale Giuseppe Conte hanno dichiarato di opporsi a tale opera, ma il risultato di questa pantomima è stato che la Donatella Bianchi non solo non ha fatto nulla, ma si è anche dimessa dopo aver ottenuto, anche a seguito di tale impegno, numerosissimi consensi in questa zona.

Ciò che invece il sottoscritto ha proposto ed è realmente documentato, è uno spostamento ubicativo di tale impianto in zona idonea, non impattante, nella zona ove già esiste analogo impianto, che sorge nei pressi di San Vittore, ai confini con la Campania. È necessario rivedere al più presto questo problema, al di là delle candidature a sindaco, perché ci sono risvolti anche penali che occorre evidenziare e rendere noti”.

La nuova Pontina: esiste un’alternativa?

“Per la nuova Pontina invece occorre utilizzare molto buon senso e coniugare l’aspetto viario infrastrutturale con l’ambiente, il patrimonio agroalimentare, zootecnico, paesaggistico, temporale ed economico. Voglio cioè spiegare che il progetto riguardante l’autostrada, oltre ad essere enormemente dispensioso creerebbe più problemi che benefici. Infatti, devasterebbe l’ambiente e il paesaggio dell’agro pontino, taglierebbe migliaia di ettari di terreno all’agricoltura locale di pregio, alla zootecnia e creerebbe un allontanamento del circuito viario dai centri abitati. A ciò vanno aggiunti i tempi per gli espropri e successiva realizzazione che attualmente programmata in almeno 5 anni, oltre ad avere un costo economico molto elevato.

La soluzione che io ho già proposto agli ultimi quattro ministri delle infrastrutture (Toninelli, De Micheli, Giovannini e Salvini) è molto più semplice, di immediata realizzazione, con un costo di spesa calcolato di almeno un 70% inferiore, e se fosse già stato preso in considerazione, oggi forse già risolto, essendo un metodo costruttivo utilizzato in numerosi paesi anche orientali quali il Giappone, ovvero il seguente: sull’attuale SS148 Pontina realizzare una infrastruttura con almeno altre due corsie, in modo tale da realizzare un’analoga autostrada con una suddivisione fra automezzi di autotrasporto ed autoveicoli normali, senza quindi il bisogno di ulteriori espropri, ma adeguando solo gli innesti e le uscite. Inoltre, sostituendo i passi carrabili sovrastanti, ormai obsoleti e magari, almeno per la tratta Roma-Aprilia, utilizzare anche sempre la medesima infrastruttura con una metropolitana di superficie creando due stazioni, Pomezia e Aprilia, entrambe con annessi parcheggi di scambio. Tale opera potrebbe essere realizzata al massimo entro due anni. Allego proposta già inoltrata, ma forse chiusa in chissà quale cassetto con un solo ed unico riscontro dell’attuale Ministro Salvini.Questi sono solo alcuni dei temi veri che dovrebbero essere affrontati, i prossimi alla prossima settimana. Luigi Lupo”

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