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Nuovo termovalorizzatore a Santa Palomba, Zuccalà: “Scelta assurda. Ci bruceranno i rifiuti davanti casa”

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Un piano a “discarica zero”, nuovi impianti e un termovalorizzatore da 600mila tonnellate annue con un primo avvio a fine 2025. Questo è quanto previsto dal nuovo piano di gestione integrata dei rifiuti per Roma presentato da Roberto Gualtieri. L’obiettivo è quello di rendere la Capitale un modello di città “verde e sostenibile”.

Nel piano è prevista la realizzazione di un impianto di trattamento termico ad elevata efficienza che tratterà i rifiuti indifferenziati residui e gli scarti non riciclabili derivanti dagli impianti di selezione e trattamento. Avrà una capacità di 600mila tonnellate annue.

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L’ira del sindaco di Pomezia: “Un progetto assurdo”

L’area scelta per posizionare il termovalorizzatore è proprio quella di Santa Palomba. Il Sindaco di Pomezia si è già scagliato contro Gualtieri, descrivendo il piano come “un progetto assurdo”.

“Il piano rifiuti per Roma presentato da Roberto Gualtieri è peggio di quanto potessimo immaginare – si legge in una nota del sindaco Adriano Zuccalà -. È prevista la realizzazione di un inceneritore sul territorio di Roma – ma non a Roma, a Santa Palomba! – che dovrebbe entrare in funzione (forse) nel 2026, quindi dopo il Giubileo.

“La raccolta differenziata rimarrà un sogno fino al 2035, anno in cui dovrebbe raggiungere il 70% – prosegue il Sindaco -, che è la percentuale già raggiunta da tutti i comuni limitrofi all’area dove il Partito Democratico vuole mettere l’inceneritore”.

“In sostanza, mentre ci riempiranno di camion di immondizia e ci bruceranno i rifiuti davanti casa, la raccolta differenziata a Roma rimarrà un miraggio per oltre 10 anni. Un progetto assurdo, in cui tutto è impostato al contrario di quello che dovrebbe essere. Ma noi non resteremo a guardare”, conclude Zuccalà.

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