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Torvaianica, concessioni demaniali: saccheggiato e devastato lo stabilimento Marechiaro (FOTO)

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Stabilimento Torvaianica furti e degrado dopo l'estromissione dei gestori dalla custodia del bene

Torniamo a parlare del caso delle concessioni demaniali e degli stabilimenti di Torvaianica. In attesa infatti che si risolvano i vari contenziosi con l’Ente ci sono ancora tutta una serie di problematiche “parallele” che riguardano quegli stabilimenti finiti in stand by, sospesi proprio tra la risoluzione della causa legale e le eventuali nuove assegnazioni. Già perché nel frattempo questi locali, privi di gestione, rimangono senza sorveglianza e, in breve tempo, finiscono preda di vandali e saccheggiatori. Ma chi si deve occupare di controllarli mentre restano temporaneamente chiusi?  

Furti allo stabilimento Marechiaro di Torvaianica

Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato del caso del Port Royal, uno degli stabilimenti che attende la nuova assegnazione ma che nel frattempo è finito per essere devastato. E adesso lo stesso destino è toccato anche al “Marechiaro”, uno dei locali più frequentati sul litorale prima del l’inizio del contenzioso – ancora in corso per la questione dei canoni demaniali che non sarebbero stati versati – con il Comune di Pomezia.

Anche in questo caso però, mentre la causa prosegue a colpi di carte bollate, il locale è stato letteralmente saccheggiato con i ladri che hanno portato via praticamente tutto (o quasi) di ciò che era all’interno. L’ultimo furto la scorsa notte: migliaia di euro i danni, senza contare che la stima, precisano gli ultimi gestori del lido, non può che essere provvisoria dato che la chiusura risale ormai ad oltre due anni fa. 

Cosa è stato rubato

La conta dei danni subiti è lunga: lettini trafugati, porte divelte, rubato perfino un quad, le docce (quelle calde da interno), materiale vario contenuto nel magazzino, ombrelloni. Inoltre, con il piede di porco, sono state forzate le porte anche degli appartamenti interni e anche in questo caso è stata fatta razzia di ciò che era all’interno. Ad allertare i Carabinieri e la Polizia Locale, che ha effettuato un sopralluogo in loco, sono stati proprio gli ex gestori.

Chi doveva custodire i beni?

Ma chi doveva vigilare sullo stabilimento chiuso? Secondo la versione fornita dai gestori fino allo scorso marzo la custodia dei beni era stata affidata dall’Ente a loro, dopodiché sarebbe tornata in capo al Comune. Peraltro, come accaduto con un altro stabilimento, quello Sfere d’Oro-La Bussola, anche in questo caso gli ex gestori, dopo essere stati nominati custodi dei locali e poi sfrattati sempre dal Comune, si sono visti presentare il conto per l’occupazione abusiva. Come dire: oltre al danno, la ‘beffa’.

Le domande 

Ciò che però appare evidente è la gestione sbagliata di questo e di altri casi analoghi da parte del Comune. Perché se è innegabile che la legge debba fare il suo corso sarebbe altrettanto giusto nel frattempo tutelare quelli che, di fatto, sono comunque dei beni a servizio della popolazione e dei turisti. Quale beneficio, infatti, deriva dall’avere uno stabilimento devastato? 

“Ciò che è davvero incomprensibile è perché il Comune ci abbia tolto dalla custodia se poi nessuno è in grado di vigilare sui locali. Che senso ha avuto farlo?”, si chiedono a questo propostio gli ex gestori. “Lo stabilimento Marechiaro – proseguono – era uno dei fiori all’occhiello del litorale mentre ora, a causa dei saccheggiatori, dobbiamo vederlo in queste condizioni”. 

E ancora: “Adesso chi ci ripagherà dei danni subiti? Di certo noi adesso faremo chiederemo conto al Comune, quindi a pagare sanno i cittadini”. Questo per quanto riguarda i furti. Ma non solo: “Se la causa iniziale, quella riguardante la concessione demaniale, dovesse concludersi a nostro favore, perché, per colpa del Comune che non ha vigilato dovremmo riprendere in mano uno stabilimento letteralmente devastato, quando invece noi lo avevamo lasciato perfettamente funzionante? E se anche dovessimo perdere il contenzioso e dovesse subentrare una nuova gestione, perché il nuovo assegnatario dovrebbe farsi carico dei danni perpetrati in questi mesi di cui non ha certo colpa?”.

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