Home » News Roma » Caldo killer, gli “invisibili” tra i più a rischio: “Dobbiamo garantire loro una casa”

Caldo killer, gli “invisibili” tra i più a rischio: “Dobbiamo garantire loro una casa”

Pubblicato il
senzatetto

C’è una parte della popolazione che soffre il caldo dentro casa o negli uffici, aiutata dai condizionatori. Un’altra invece ci convive ogni giorno in strada, dove l’asfalto brucia e l’unico riparo possibile si trova sotto a un portico, alle fronde di un albero o grazie all’ombra occasionale generata dalla città.

E i più colpiti sono loro: senzatetto e i vagabondi, proprio come in inverno, per la problematica diametralmente opposta. Sono loro che in questi giorni cercano di sopravvivere come possono alle temperature killer di Caronte.

Il dramma di Villa Gordiani a Roma

Chi è abituato a dormire in strada o non ha un giaciglio fresco purtroppo soffre ancor di più il caldo torrido di queste settimane, rischiando malori. Solo pochi giorni fa “Sorriso”, persona senza fissa dimora di 55 anni, è morto stroncato dopo un malessere che sarebbe riconducibile al caldo. L’uomo è stato trovato sabato 22 luglio senza vita su una panchina di Villa Gordiani, nella periferia Est della Capitale. Allertati i soccorsi dai passanti, il 118 è intervenuto nel tardo pomeriggio senza riuscire però a trarre in salvo l’uomo, conosciuto in tutta la zona. 

Nel 2022 morta più di una persona senzatetto al giorno

Se il caldo eccessivo uccide, lo stesso si può dire del freddo come detto in apertura. I senzatetto sono esposti tutto l’anno alle intemperie e spesso dimenticati dalle amministrazioni. I numeri delle persone morte in strada per queste ragioni dimostrano però che il fenomeno non è isolato e che urge un piano nelle grandi città per dare agli “invisibili” invece la giusta assistenza. Nel 2022, per esempio, secondo la Federazione italiana organismi per le persone morte senza fissa dimora sono morte 399 persone in strada, più di una al giorno. A oggi se ne contano 195 invece.

Le città che contano il maggior numero di decessi risultano Roma e Milano, ma anche Napoli, Firenze, Genova e Bologna non sono da meno. Il problema spesso non riguarda tanto l’assenza di strutture, ma la mancanza di interazione con le persone senza fissa dimora. Secondo Michele Ferraris, responsabile comunicazione della Federazione, il problema principale è la solitudine.

“Lanciamo un appello alle istituzioni: il Governo deve affrontare la questione con un piano caldo che contempli anche queste persone. Le morti in strada aumentano, solo nel 2022 c’è stato un incremento del 55% rispetto al 2021 e dell’83% rispetto al 2020. Nel 2023 i numeri non cambiano”.

Meteo, Caronte concede una tregua a Roma e nel Lazio: temperature in discesa. Ecco quando

Impostazioni privacy