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‘Allarmante scia di sangue a Roma’, la Procura lancia l’allarme per omicidi e tentati omicidi

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aumenta uso di armi, la denuncia della procura

Aumenta l’uso delle armi a Roma e, con esso, gli omicidi e i tentati omicidi. Siano essi per motivi di gelosia, di vendetta, per questioni di droga. I dati sono allarmanti e sono proprio i magistrati a segnalare un preoccupante fenomeno in crescita. È il Messaggero a riportare le dichiarazioni dei magistrati inquirenti della Procura della Repubblica capitolina che sottolineano: “Sono dati preoccupanti. Questa scia di sangue non riguarda solo la criminalità organizzata”. Come giustamente evidenziano i giudici, non si tratta più solo di regolamenti di conti, oppure di lotte tra bande per accaparrarsi le piazze si spaccio. Ormai succede anche per questioni anche ‘meno’ rilevanti che siano legate a debiti di droga o a liti di gelosia. Oltre, sempre secondo gli inquirenti, a causa di un abuso di droghe che alterano le capacità delle persone e, quindi basta una lite da poco per impugnare un’arma.

Il numero di armi e munizioni che girano per Roma speventano

A spaventare è il numero di armi e di munizioni che circolano per Roma. In meno di un mese tra Ostia e Fiumicino sono state sequestrate otto pistole e 6.500 munizioni. Ma c’è molto di più… intanto a possedere armi non sono più solamente volti noti alle forze dell’ordine, ma anche persone comuni, insospettabili. Senza contare che, ad esempio ad Ostia, è stata individuata una cantina allestita a officina, nel quale il proprietario aggiustava armi.

Ma da dove arrivano tutte queste pistole e fucili che stanno ‘travolgendo’ Roma? Gli investigatori ritengono si tratti di provento di furti in appartamenti, in abitazioni dove, probabilmente, i padroni di casa le detenevano regolarmente.

Tanti gli omicidi che si registrano nell’ultimo periodo

Volendo fare un bilancio, a stretto giro di tempo degli omicidi commessi a Roma, basti pensare al muratore freddato a Casal de Pazzi, l’8 marzo, con due colpi di pistola alla schiena e all’esecuzione all’Esquilino del 10 marzo, in cui due soci hanno litigato per la gestione di due locali. Ma sono ancora altri gli omicidi che nell’ultimo periodo si sono verificati nella Capitale: Martina Scialdone uccisa dell’ex, Costantino Bonaiuti, il 14 gennaio; la strage di Fidene l’11 dicembre scorso, quando Claudio Campiti, ha sparato in una riunione di condominio e ucciso 4 persone. Ma ce ne sono ancora altri… La situazione è evidentemente allarmante.

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