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Lo chef Colonna contro il fisico Giorgio Parisi: ‘Gli spaghetti a fuoco spento vengono gommosi’. I suoi consigli

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Giorgio Parisi Vs Chef Colonna

Lo scontro è senza dubbio tra due pesi massimi, ma di diversi campi semantici: da una parte il rinomato Chef Antonello Colonna, dall’altra il Premio Nobel Giorgio Parisi.

La sfida? Gli spaghetti anti-spreco. Nelle ultime ore, infatti, il noto fisico Parisi aveva proposto il suo personalissimo metodo per poter risparmiare un po’ di gas durante la cottura. Semplice: si porta ad ebollizione e poi si lascia cuocere a fiamma spenta con il coperchio a chiudere. 

Le critiche al metodo di cottura di Giorgio Parisi

Ma le critiche a questo ”metodo”, che di certo non volevano essere una lezione di cucina, sono presto giunte. Proprio lo Chef Colonna ha deciso di bocciare la proposta di Giorgio Parisi. La pasta a fuoco spento esce gommosa, questa in estrema sintesi la critica alla proposta culinaria avanzata da Parisi in tempi di ristrettezze energetiche. Meglio molto meglio procedere con la cottura a freddo.

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Le parole dello Chef Colonna

“Credo che Parisi non sia un goliardico della cucina – dichiara lo Chef ai microfoni di Repubblica. Questa soluzione nei ristoranti di alto livello non può andare, perché se cotta così la pasta assume una texture gommosa. Me lo ricordo bene quando a casa dei miei genitori la bombola del gas si spegneva proprio mentre gli spaghetti erano in cottura. E quando accadeva erano guai, perché la consistenza del prodotto era ormai compromessa”.

La soluzione: cottura a freddo

Ma c’è un’altra proposta: “Partire dalla cottura a freddo“, propone lo chef. Ecco come. “Si prende una pentola, per ogni etto di pasta si mette un litro d’acqua, poi si mette sul fuoco. Man mano che l’acqua si scalda, con un mestolo si toglie”. Finché con la poca rimasta i rigatoni o qualsiasi altro taglio siano pronti.

Meglio la brace..

Il cuoco confida anche un’altra soluzione per contrastare il caro bollette: “Bisogna passare alla brace”, sottolinea ancora Colonna, che, ricordiamo, è Chef del ristorante stellato a Labico che prende il suo nome. Una provocazione? Nient’affatto. Lui, “Da quando a marzo sono arrivate le prime bollette pazze” una griglia in cucina, a quanto pare, l’ha montata davvero.

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