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Matrimoni in calo a Roma: le coppie preferiscono la convivenza o il rito civile

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Allarme matrimoni, le coppie non si sposano più: recenti statistiche dimostrano come venga preferita la convivenza o il rito civile.

Ansia dell’abito bianco, è questo il nuovo trend con cui il 2023 fotografa la tendenza delle coppie che – a quanto pare – non vogliono più sposarsi: l’unione, quando c’è, viene suggellata in altro modo. La convivenza o il rito civile sembrano essere le soluzioni più gettonate e lo confermano i numeri: non si tratta, infatti, di semplice “tendenza”. Quella delle giovani (ma anche meno giovani coppie) è proprio un’esigenza.

Il rito sacro viene visto come una costrizione, non sono infatti solo gli atei a scegliere vie alternative. Anche i cristiani – nella maggior parte – decidono di sposarsi in maniera civile o, addirittura, optare solo per una convivenza. Le cifre parlano chiaro: nel 2022 i matrimoni sono stati 6434, mentre appena nove anni fa erano 8187. 1753 promesse in meno, se contiamo il rito canonico, inversione di tendenza – invece – per quanto riguarda le altre strade: 4000 sono le unioni nel 2020, 5000 nel 2021.

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Matrimoni in calo, a Roma non si sposa (quasi) più nessuno: i numeri

Classifica che, secondo l’Ufficio Statistica del Comune di Roma, sottolinea come il calo sia fisiologico e potremmo fare i conti addirittura partendo da un 30% in meno che si andrebbe a configurare solo quest’anno. Tra le sacre mura si è registrato il calo più drastico: siamo al 56% di unioni in meno rispetto a dieci anni fa. L’aspetto interessante, nonché oggetto di studio, è che molti cattolici non chiedono sostegno e supporto alla Chiesa. Come se credessero al sacramento, ma non all’istituzione.

Contesto che in Vaticano sarà analizzato prontamente. Anche le omelie di Papa Bergoglio, in richiamo alla famiglia e alla necessità di un’unione, sono da interpretare in tal senso. Secondo le cifre vigenti, però, occorre essere più convincenti per invertire la tendenza. Quello che spaventa parecchio, fra le altre cose, è tutto l’iter che porta all’annullamento del rito cattolico in caso di fine rapporto. Arrivare al divorzio – e quindi l’annullamento delle nozze – in sede Ecclesiastica non è semplice è soprattutto prevede esborsi non indifferenti.

Non è naturalmente solo una questione di soldi ad allontanare i fedeli, ma l’aspetto economico incide. Oltre al segno dei tempi che, naturalmente, porta verso nuovi tipi di suggestioni non sempre accolte allo stesso modo. La tendenza delle unioni civili, comunque, non è più una sorpresa. I numeri evidenziano un passaggio di testimone che potrebbe rappresentare anche l’ingresso in un’altra epoca. 

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