Importante operazione anti-droga della Polizia di Stato a Roma che ha individuato una base di spaccio nella zona a est della Capitale. Il blitz come nei film: palazzo circondato e pusher – che hanno provato a disfarsi dello stupefacente lanciandolo dalla finestra – in manette. Ecco come vendevano droga praticamente in tutta Italia.
Ordini online, con tanto di codice QR che rimandava ad un “catalogo” dove poter scegliere lo stupefacente desiderato. Praticamente come se si stesse ordinando del cibo a domicilio: e infatti, non a caso, nel servizio era compresa anche la spedizione. Insomma, un’attività imprenditoriale in piena regola. Peccato che fosse dedicata alla vendita di morte in pillole.
Lo spaccio con base a Roma est: l’indagine a Torre Maura
Da tempo la banda – quattro persone in tutto – era finita nel mirino degli investigatori. Il punto di svolta è però arrivato nei giorni scorsi durante un servizio di appostamento. Uno dei soggetti attenzionati è stato notato arrivare a bordo del suo taxi in Viale di Torre Maura, come se fosse in attesa di qualcuno. Difatti, poco dopo, è giunta un’altra delle persone pedinate la quale, dopo essere salita a bordo del taxi, ha indicato la destinazione.
Sempre più convinti dei loro sospetti, i poliziotti ne hanno monitorato le mosse. I due, percorsi pochi metri, si sono fermati e sono stati quindi raggiunti da una terza persona in possesso di una voluminosa busta di colore nero, al cui interno più tardi gli agenti troveranno 1 chilo di hashish e sigarette elettroniche al THC, il principio attivo di marijuana e hashish. Appena le due persone a bordo del taxi sono scese, allontanandosi all’interno di un edificio, il personale di Polizia è intervenuto fermando ed identificando l’uomo alla guida del taxi e recuperando la busta nera all’interno dell’autovettura.
Il blitz nel palazzo
Subito dopo, mentre alcuni poliziotti si erano posizionati presso le scale condominiali dell’edificio interessato, altri operatori hanno circondato lo stabile tenendo sotto controllo le varie finestre. Come nei film. E non appena gli uomini del commissariato (Appio, ndr) hanno individuato l’appartamento utilizzato come base di spaccio, contestualmente, dall’interno, vistisi ormai scoperti, al fine di sbarazzarsi dello stupefacente, i soggetti hanno lanciato un massiccio scatolone dalla finestra. Dal settimo piano.
Lo scatolone volato via dalla finestra
Recuperato il box, è stato accertato che all’interno c’erano 58 panetti di hashish per un peso di quasi 6 Kg, oltre a 35 “svapo pen” contenenti cannabis, 20 buste gialle per le spedizioni postali, 3 bilancini di precisione ed ulteriori frammenti di hashish.
Come funzionava lo spaccio: 4 persone arrestate
In tutto, a margine dell’intervento, sono finite in manette le quattro persone fermate, ovvero i componenti del sodalizio criminale. I poliziotti hanno rinvenuto anche ulteriore stupefacente, saltato fuori a seguito della perquisizione all’interno dell’appartamento interessato. Durante le indagini è emerso che le etichette poste sui contenitori utilizzati per i panetti di hashish, rinvenuti sia a bordo del taxi che nello scatolone, riportavano lo stesso “QR CODE” che, se scannerizzato, riconduceva ad un app di messaggistica dove veniva pubblicizzata la vendita di varie sostanze stupefacenti. Da uno dei cellulari sequestrati è emersa infatti un’attività di spaccio “aggiuntiva” che viaggiava sempre sul web, come detto in apertura. Anche con spedizioni di stupefacenti su tutto il territorio nazionale. Ultimato il servizio per i 4 è scattato inevitabilmente l’arresto in concorso per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli arresti sono stati successivamente tutti convalidati dall’Autorità Giudiziaria.