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Roma, badante raggira un’anziana e le svuota il conto: “Mi ha tolto più di 40mila euro”

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Truffa ad una donna anziana

Una badante ha raggirato l’anziana signora di Roma che accudiva riuscendo a sottrarle in due anni ben 41.300 euro. Tutti i risparmi della 79enne, Loretta, che, oltretutto era stata dichiarata, sin dal 2017, incapace di intendere e volere. Un raggiro bello e buono ai danni di una povera nonnina che, assecondando le richieste di colei che doveva aiutarla, si è vista svuotare il conto in banca. Adesso, però per la 48enne prenderà il via il processo per circonvenzione di incapace.

Cosa è successo

La 48enne aveva iniziato a frequentare casa della 79enne una sola volta a settimana. L’anziana, dichiarata incapace di intendere e volere, aveva bisogno di aiuto e così è stata assunta la badante. Quest’ultima, in breve, è riuscita a conquistare la fiducia della nonnina rivelandole anche notizie relative al suo conto.

La 48enne ha letteralmente raggirato Loretta riuscendo a sottrarle in 2 anni oltre 41mila euro. Faceva firmare assegni, le faceva effettuare bonifici, la convinceva a fare giroconti che dalla carta dell’Unicredit finivano su una carta prepagata poste pay, sempre intestata all’anziana, ma che quest’ultima aveva dimenticato di avere.

La badante svuota il conto corrente dell’anziana

Alla fine gli investigatori hanno accertato che la donna aveva indotto Loretta a ben 115 movimenti bancari e si era impossessata di tutto il denaro dell’anziana. Soldi che erano stati utili alla 48enne a pagare l’assicurazione della macchina, pagare l’università al fidanzato della figlia,  iscriversi in palestra e anche fare regali agli amici.

Il raggiro poteva andare avanti ancora, se non fosse stato che la 79enne a un certo punto ha deciso di fare un controllo sul suo conto corrente per rendersi conto che qualcosa di molto strano era successo.

L’anziana ha sporto denuncia ai carabinieri specificando che la badante si occupava anche di gestire i suoi, pagando le bollette. “sapeva dove avevo i soldi”. La Procura di Roma che chiesto il rinvio a giudizio della 48enne per circonvenzione di incapace.

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