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Roma, chiuso il centro sportivo di Villa Flaminia: la rabbia degli abbonati

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Chiuso il centro sportivo di Villa Flaminia

Roma. Il più grande centro sportivo della Capitale ha chiuso i battenti. Stiamo parlando di Villa Flaminia che da ieri ha terminato le attività. Centinaia gli abbonamenti persi, alcuni effettuati anche di recente, famiglie che probabilmente non rivedranno più i loro soldi e bambini che metà dell’anno scolastico devono dire addio a corsi di danza, nuoto, basket, calcio. In tantissimi adesso sono sul piede di guerra e non si tratta solamente degli abbonati ma anche dei genitori degli studenti della scuola di nuoto che, a Roma Nord, è una delle più note. 

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La chiusura di Villa Flaminia e la rabbia degli utenti 

La chiusura del centro sportivo di Villa Flaminia è stata per gli abbonati un fulmine a cielo sereno, una vera e propria doccia fredda, sopraggiunta peraltro senza alcun preavviso: ‘L’istituto ci avrebbe dovuto quantomeno avvisare, dichiara al Messaggero la mamma di quattro figli di 4, 8, 12 e 16 anni. ‘A ottobre il centro ci ha comunicato che per gli studenti della scuola c’era il 15% di sconto sui corsi. MA, proprio la scuola, poi, li ha fatti chiudere. Io ho pagato per i miei figli, da settembre a giugno, quasi 4 mila euro. Non so se rivedrò i miei soldi. non sono riuscita a parlare con nessuno al momento. Lunedì avremo un incontro con il preside di Villa Flaminia per capire cosa succede’. 

La mail del centro sportivo 

Solo oggi, agli iscritti del centro sportivo è arrivata una mail dove si comunicavano le difficoltà avvertite dalla struttura, che ha risentito del Covid prima e dei rincari energetici dopo: ‘Cari soci, ci duole informarvi che tutti i tentativi posti in essere dal Villa Flaminia non sono bastati per evitare la chiusura del Centro avvenuta in seguito ad un’azione promossa dalla Provincia Della Congregazione Dei Fratelli delle Scuole Cristiane. La pandemia e il successivo rincaro energetico, che ha moltiplicato i costi delle utenze, hanno innescato una serie di impegni gestionali insostenibili considerato anche l’entità del canone rimasto sempre elevato ai livelli precovid, anche malgrado le nostre molteplici segnalazioni di difficoltà’.

‘Purtroppo tutti i nostri sacrifici non hanno evitato questa chiusura che provoca, peraltro alla vigilia di Natale, forti preoccupazioni alle famiglie di 120 lavoratori, e pari disagi a migliaia di bambini, ragazzi e adulti privati della possibilità di praticare attività motoria. Ci stiamo attivando in tempi brevi per trovare una soluzione per la riapertura del Centro, sperando che analoga volontà sia dimostrata dalla Provincia Della Congregazione Dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Al più presto ci riserviamo di tornare ad aggiornarvi sugli sviluppi delle vicenda e daremo a breve anche le eventuali modalità per il ritiro degli effetti personali lasciati negli armadietti’.

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