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Roma, incollarono le mani al basamento di Laocoonte: condannati due attivisti di Ultima Generazione

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condannati due attivisti di Ultima generazione

Roma. Condannati dal tribunale del Vaticano i due eco attivisti, nonché esponenti di Ultima Generazione che lo scorso 18 agosto incollarono le mani al basamento di marmo del Laocoonte. Ora, G., V., e M., G., dovranno scontare una pena pari a nove mesi di reclusione, oltre al pagamento di 1500 euro ciascuno per danneggiamento di “monumento pubblico di inestimabile valore storico-culturale”. 

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I fatti e la condanne degli attivisti di Ultima Generazione

Se, dunque, i due eco attivisti sono stati condannati a 9 mesi di reclusione e al pagamento di un’ammenda, è decisamente più mite la pena che è stata invece applicata alla fotografa che riprese i due compagni con il telefonini. Quest’ultima, dovrà pagare un’ammenda di 120 euro. I fatti adesso contestati ai tre sono avvenuti lo scorso 18 agosto, quando i ragazzi in questione incollarono le proprie mani alla base della statua di Laocoonte presente nei musei Vaticani. Il tutto avvenne intorno alle 10.30. L’obiettivo dei ragazzi, ma più generalmente quello del movimento al quale appartengono, è lanciare l’allarme e al contempo sensibilizzare quanto più possibile sull‘emergenza climatica in atto e sui rischi ch’essa comporta, premendo l’acceleratore affinché il governo si mobiliti in maniera concreta e non prenda la vicenda sotto gamba. Tornando all’episodio, invece, dopo pochi minuti dall’inizio dei fatti, l’intera sezione del museo venne evacuata. Ora, a distanza di dieci mesi dall’accaduto, ecco che arriva la condanna. 

Il tribunale

Il tribunale ha condannato in solido i tre eco- attivisti al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni al governatorato che si è costituito parte civile per una somma pari a 28.148 euro. I giudici hanno inoltre disposto che non si faccia menzione della condanna nel casellario giudiziale “fino a che il condannato non commetta altro fatto costituente delitto”. Inoltre, l’esecuzione della condanna per il reato principale resterà sospesa per “cinque anni” e per due per quel che riguarda la contravvenzione. 

 

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