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Roma, locali a luci rosse nel mirino del Nas: 6 mila euro di multe, ecco perché

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carabinieri NAS che hanno partecipato all'operazione Shield III

Sono finiti nel mirino dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazione club privè del centro storico di Roma e anche in zona Eur. Locali aperti tutta la notte nei quali ci sono spogliarelli e magari poi c’è anche uno scambio di numeri di telefono che consentono all’avventore di contattare la spogliarellista in privato e forse anche incontrarla fuori dal locale. Un’accortezza che evita al proprietario del locale di essere indagato per induzione alla prostituzione. E i militari hanno svolto controlli proprio al fine di escludere che nei locali a luci rosse possano consumarsi reati come induzione alla prostituzione con eventuale spaccio di sostanze stupefacenti.

Elevate 6mila euro di multe

Nell’ambito di queste verifiche i Carabinieri hanno elevato tre multe per un totale di 6mila euro a causa di alimenti non tracciabili e mal conservati. Sono anche stati identificati 24 persone, tra clienti e intrattenitrici intenti a consumare drink o a chiacchierare. Niente che facesse scattare un intervento di altro tipo da parte delle forze dell’ordine che non hanno rilevato reati, anche se hanno constatato che, in alcuni casi, i titolari dei club erano loro vecchie conoscenze per rapine, spaccio e furti.

Non è escluso che si tratti solo di uno dei tanti controlli che le forze dell’ordine svolgeranno su questo tipo di locali che vengono utilizzati la maggior parte delle volte solo in occasioni di addii al celibato, anche se qualche cliente è abituale e li frequenta con l’obiettivo preciso di approfondire la conoscenza con spogliarelliste.

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