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Roma: “Preferisco Rebibbia che stare con lei”, ‘implora’ il Giudice di mandarla in carcere pur di non stare con la compagna

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Polizia intervenuta a San Basilio per lo spaccio di droga

Succede che quando una relazione sentimentale finisce ci sia voglia di interrompere i rapporti con il partner. Ma succede anche che un Giudice stabilisca che, invece, quella relazione, seppur “forzatamente”, debba andare avanti. Il motivo? No, gli aspetti legali di una possibile separazione non c’entrano nulla dato che la Giustizia in questo caso riguarda alcuni problemi con le forze dell’ordine. Ma cosa succede se si viene condannati a passare i domiciliari con una persona che non si ama più? Ed è proprio questo quanto accaduto a Roma nella zona di San Basilio. 

Arrestata per evasione a San Basilio dopo la lite

La storia riguarda due donne che abitano in Via Luigi Gigliotti. Una delle due deve scontare gli arresti domiciliari per alcuni reati legati allo spaccio. Secondo il Messaggero, che ha riportato la notizia, la donna, di 41 anni, sarebbe legata alla cosiddetta “banda del coltello” che operava nelle case popolari della zona.

Da fine luglio sta scontando la pena nell’abitazione dove vive anche con la compagna ma il rapporto tra le due proprio non funziona. E così, nei giorni scorsi, a seguito dell’ennesima lite, la 41enne è stata cacciata di casa dalla (ex) partner. In strada, in realtà proprio ai cancelli del Commissariato, è stata subito fermata dagli agenti di Polizia intervenuti dopo la segnalazione giunta attraverso il braccialetto elettronico

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“Meglio Rebibbia che stare con lei”

L’arresto per evasione le è così costato la comparsa dinanzi al Giudice. Qui la donna avrebbe chiesto di “essere trasferita in carcere a Rebibbia” pur di non tornare a casa con la donna un tempo amata. Del resto, sembrerebbe, non era la prima volta che la 41enne usciva dalle mura domestiche proprio a causa della situazione domiciliare insostenibile. Tuttavia, nonostante il PM abbia sostenuto la sua richiesta, per il Giudice la donna dovrà tornare a casa ai domiciliari. Sì, ma quanto ancora resisterà?

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Le storie analoghe

Storie del genere del resto non sono nuove nella Capitale. Nel 2019 un uomo si era presentato in Commissariato dopo essere evaso dai domiciliari perché non sopportava più la moglie. “Meglio il carcere che stare a casa con mia moglie. Faccio tutto: lavo…stiro…e tutto quello che succede in casa è sempre colpa mia…”. In quel caso la richiesta di una pena alternativa venne accolta. Oppure la storia accaduta circa un anno fa quando una ragazza, dopo aver litigato con il fidanzato, aveva pensato bene di evadere e di presentarsi spontaneamente nella casa dei Carabinieri della Stazione Roma Flaminia. Anche in quel caso il messaggio era stato sempre lo stesso: meglio il carcere che la convivenza con il partner.

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