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Roma, ragazzo massacrato di botte dal branco: calci, pugni dentro e fuori il bar

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Preso a calci e pugni dentro e fuori da un bar a Roma. Il brutale pestaggio a scopo di rapina, in 7 contro 1 per portargli via il marsupio che indossava. I fatti risalgono all’estate scorsa: adesso i Carabinieri sono riusciti a risalire agli autori. La vicenda dal quartiere di Torpignattara.

Carabinieri ambulanza

Carabinieri e ambulanza – Repertorio (ilcorrieredellacitta.com)

In sette contro uno, preso a pugni in faccia dentro al Bar e poi trascinato in strada. Dove il pestaggio, con una ferocia inaudita, è proseguito. Una notte d’estate come tante altre che si trasforma improvvisamente in un incubo per un ragazzo di 32 anni che si era recato nel locale soltanto per farsi una bevuta. Prima di essere massacrato di botte. Sei le persone individuate grazie alle indagini svolte dai Carabinieri, alle quali si aggiunge pure un minorenne, che sono state arrestate in queste ore. 

Il pestaggio dentro e fuori il Bar a Torpignattara

L’incubo per la vittima era iniziato all’interno di un Bar di Via Acqua Bulicante a Roma, nella zona di Torpignattara (era il 28 giugno, ndr). Il giovane, 32 anni, Pakistano, stava tranquillamente consumando da bere quando all’improvviso un gruppo di persone aveva fatto ingresso nel locale.

Carabinieri
Carabinieri – Foto di repertorio (ilcorrieredellacitta.com)

Uno di loro aveva affiancato il ragazzo chiedendogli di offrigli da bere. I due non si conoscono ovviamente e il 32enne respinge la richiesta. In realtà però si trattava soltanto di un approccio per nascondere le vere intenzione della banda: rapinare il povero malcapitato. 

Le minacce e il pestaggio: “Ho il ferro, ti ammazzo”

Dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche”, questa l’intimidazione rivolta dall’uomo allo straniero, prima di passare dalle parole ai fatti. Lo straniero infatti non fa in tempo a scorgere il coltello che l’aggressore sta per estrarre che si ritrova a terra, ‘steso’ con un pugno in faccia. A quel punto subentra il resto del branco: la vittima viene così accerchiata e trascinata fuori dal locale dove il pestaggio continua e il 32enne viene preso a pugni e calci in faccia da tutti.

Con la vittima a terra, i malviventi riescono a strappargli il marsupio contenente il portafoglio con la somma di circa 350 euro, il cellulare e le carte di credito, lasciandolo poi sanguinante in strada dandosi infine alla fuga. Nessuno, nel frangente, è intervenuto: nemmeno il proprietario del Bar, invitato e minacciato “a farsi gli affari propri”. Sarà allora la vittima stessa, mezza tramortita e sotto choc, a riuscire con un altro telefono in qualche modo ad allertare i soccorsi (il 32enne era stato poi portato in Ospedale al Vannini per i vari traumi riportati al volto, ndr).

Le indagini e l’arresto del branco

Dopo l’accaduto, ricostruiti i fatti, i Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina avevano immediatamente dato il via alle indagini, sotto la direzione della Procura di Roma. Ebbene, attraverso i video delle telecamere di sorveglianza del locale e della zona, nonché in virtù di alcune testimonianze raccolte, i Miliari sono riusciti a risalire ad un ragazzo della zona di origini brasiliane da cui poi si è arrivati agli altri 5. Si tratta di un gruppo di giovani tutti di età compresa tra i 19 e i 21 anni, due stranieri (oltre al brasiliano già citato c’era anche un egiziano, e gli altri 4 italiani), che devono rispondere ora – in concorso con un minore –  della violenta rapina commessa. Al momento il G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma, ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari.

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