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Roma, tutto quello che sappiamo sul rapimento di Danilo Valeri (e i punti ancora oscuri)

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Danilo Valeri rapito a Roma

Proseguono in queste ore le indagini sul rapimento di Danilo Valeri, il giovane prelevato da un locale di Ponte Milvio a Roma l’altra notte e di cui non si hanno avuto notizie per ore. Ieri pomeriggio però è stata data la notizia del suo ritrovamento: il 20enne è tornato a casa e, successivamente, si è recato insieme alla madre dalla Polizia di Stato, che lo ha trovato in buone condizioni di salute. 

Cosa sappiamo sul rapimento di Danilo Valeri a Roma

Sul suo rapimento, come emerso sin dai primi momenti, ci sarebbe l’ombra di una guerra per le piazze di spaccio su Roma Nord ed Est. Droga e ritorsioni insomma, uno scenario all’interno del quale gli inquirenti si stanno muovendo con estrema cautela. Ma cosa sappiamo sul suo rapimento? Intanto un cameriere del ristorante Moku a Ponte Milvio, il locale dal quale il ragazzo è stato portato via, ha fornito il suo racconto del rapimento di Danilo Valeri ai microfoni di Adnkronos: il dipendente ha riferito che all’interno dell’attività non è successo “nulla di particolare, non ci sono stati né confusione o altri momenti di tensione“. Valeri sarebbe stato quindi “avvicinato da un ragazzo di colore e fatto uscire con un pretesto” dopodiché “sono andati via con lui“. Si parla di un commando di 5-6 persone che lo avrebbero caricato in auto e fatto sparire nel nulla.

Perché è stato rapito

A questo punto la narrazione degli eventi si interrompe. Un “buco” di oltre 12 ore sul quale gli investigatori della Polizia stanno cercando di far luce. Ma chi è Danilo Valeri e perché è stato rapito? Il giovane è figlio di un pluripregiudicato – entrambi sono residenti a San Basilio ed il padre gestirebbe una delle piazze di spaccio della zona – conosciuti per reati inerenti allo spaccio. Nel recente passato il padre (era il mese di maggio) si era presentato al pronto soccorso dopo essere stato colpito da un’arma da fuoco che lo aveva ferito a una gamba. Un regolamento di conti l’ipotesi più accreditata con il raid avvenuto nella mattinata del 17 maggio in zona Tiburtino. 

Le indagini dell’antimafia

Gli accertamenti sull’accaduto pertanto proseguono. Da quanto si apprende il ragazzo è stato ascoltato dalla Polizia per fornire la sua testimonianza e ricostruire le dinamiche del rapimento. Il suo fascicolo è finito anche sul tavolo dell’antimafia e tra le ipotesi vi è quella del sequestro di persona a scopo di estorsione. Ma non si escluderebbe nemmeno il gesto a scopo dimostrativo sempre in un contesto di guerra tra clan rivali.

Roberto Gualtieri: “Fatto molto grave”

Sull’accaduto è arrivato ieri anche il commento del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Siamo in contatto con le forze dell’ordine per capire che cosa è successo e capire l’esatta dinamica di questo episodio che pare molto grave “, ha commentato il Primo Cittadino nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio.

I post su TikTok

Nei profili Instagram e TikTok del giovane si vedono frammenti di vita del ragazzo. Il ventenne appare a bordo di auto molto costose, da solo o con gli amici. Si riprende mentre corre a 246 chilometri all’ora. La musica che accompagna i post canta “Hai fatto sempre le cose sbagliate, ‘facissi’ mai ‘na cosa che a me fa piacere…”  

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