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Vespa orientalis: “Ecco come realizza il nido”, le immagini (uniche) da Roma (VIDEO)

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Vespa orientalis

Dopo ratti, cinghiali e, in alcuni casi, anche serpenti e nutri, a Roma è scattata la psicosi ‘vespa orientalis’. D’altro canto sono sempre più numerosi i nidi individuati in giro per la città e a sorprendere è la capacità di questo imenottero di nidificare un po’ ovunque. Le segnalazioni che si susseguono, ormai da mesi, hanno segnalato la presenza della orientalis su terrazzi di appartamenti, nei sottotetti, nelle serrande e finanche nelle scuole.

L’esperto documenta la nidificazione delle Vespe orientalis

A spiegare come fa questo insetto a nidificare è stato l’esperto Andrea Lunerti che, intervenuto per l’ennesimo allarme stavolta in un appartamento di Piramide, ha anche postato un video dettagliato nel quale ha proposto le immagini della deposizione delle uova da parte della regina, nonché del procedimento con il quale le vespe orientalis si adoperano nella costruzione del nido.

Il primo video che immortala l’impegno dell’imenottero nel costruire il nido

Una documentazione che Lunerti propone sui social specificando: “Nessuno al mondo è mai riuscito in questa impresa – riferendosi proprio alle immagini della costruzione di un nido -. Alcuni entomologi, durante uno studio in Israele alla fine degli anni 70 furono attaccati più volte e dovettero interrompere l’osservazione di Vespa orientalis. Purtroppo, in molti non sanno che questo singolare vespide, ultimamente molto citato nella città di Roma capitale è uno degli insetti più osservati dell’ultimo trentennio in tutto il globo. Infatti si sta’ espandendo in ogni dove grazie alle sempre più intense e frenetiche attività umane, navi, container, persino mastodontiche carlinghe di aeroplano sono ottimi nascondigli per la costruzione dei loro nidi”.

la grande capacità di adattamento della Orientalis

L’esperto si sofferma in particolare sulla capacità di adattamento di “questo imenottero che si adegua a ogni clima e ambiente. Addirittura, nel 1984 riuscì persino a farsi un giro gratis sullo spazio e a bordo dello space shuttle, questa volta non da clandestino ma da ospite ufficiale e proprio per testare le sue incredibili resistenze ad ogni avversità”.

Si tratta di un insetto che deve la sua ‘resistenza’ alla zona di provenienza e di sviluppo. Andrea Lunerti spiega: “Si è evoluto in zone desertiche, è l’unico imenottero nidificante nel Sahara e in simili luoghi si perfeziona ogni metodo e strategia per sopravvivere, si diventa intraprendenti e combattivi ma soprattutto ci si adatta a mangiare di tutto, proprio ogni cosa, quindi, è arrivato il momento di impegnarsi seriamente a tenere pulite le città”.

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