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Bonus ristrutturazione 2022: come funziona, chi può usarlo, importo, lavori ammessi e come fare domanda

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Risparmio denaro con l'erogazione del bonus draghi anche ad altri lavoratori

Bonus ristrutturazione 2022. Continua anche per il nuovo anno appena iniziato il Bonus Ristrutturazioni da poter sfrutterà per rimodernare la propria casa o abitazione, aumentano il rendimento energetico e riqualificando gli ambienti più trascurati negli anni. La domanda che in molti si stanno facendo è: come funziona e quali sono le novità della Legge di Bilancio? La manovra 2022, per il momento, ha deciso di prorogare il pacchetto delle agevolazioni per i lavori edilizi fino al 31 dicembre 2024.

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Bonus ristrutturazioni, cosa cambia?

Quella del bonus ristrutturazione è senza dubbio una delle agevolazioni più richieste dai cittadini che decidono di fare i lavori in casa. La Legge di Bilancio 2022, come anticipato, ha prorogato il bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2024 e senza sostanziali modifiche rispetto alla normativa attuale. Dunque, per farla breve, il bonus ristrutturazione continua ad essere valido per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2024. Sarà ancora possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% ed entro il limite di 96.000 euro di spesa (a meno che non ci siano modifiche con le future Leggi di Bilancio).

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Quali spese sono incluse?

Ecco un elenco preciso, ma non esaustivo, delle spese che possono essere detratte usufruendo del bonus fino alla sua durata massima per l’anno 2024:

  • In primo luogo, interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari in proprio possesso;
  • interventi che serviranno a ricostituire o rimaneggiare un eventuale immobile danneggiato;
  • creazione e progettazione autorimesse o posti auto;
  • lavori che sono finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche ingombranti;
  • prevenzione di atti illeciti da parte di terzi: cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, etc;
  • cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • interventi mirati al conseguimento di risparmio energetico;
  • lavori per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
  • interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici all’interno o all’esterno del perimetro;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica a rischio;
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas e altri rischi;
  • monitoraggio di vetri anti-infortunio a seguito di rottura;
  • installazione corrimano per sicurezza scale;
  • sostituzione di porte interne danneggiate o usurate dal tempo
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