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Ardea, sgomberi alle Salzare e agli anziani dalla casa trasformata in RSA: encomio agli agenti della polizia locale

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Sgombero RSA Nuova Florida

Un encomio speciale agli agenti della polizia locale per l’efficiente operazione di sgombero dell’ecomostro di via delle Salzare, avvenuti il 20 maggio. Tre palazzine, con 108 appartamenti da liberare. Famiglie da sistemare, problemi da risolvere, sapendo che in passato i precedenti sgomberi avevano vissuto momenti di tensione, sfociati anche in sassaiole. E invece stavolta tutto è filato liscio, nei tempi previsti, cercando di instaurare un rapporto con le persone.

E poi ancora lo sgombero dell’abitazione di via Isernia, alla Nuova Florida. Il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ha voluto premiare i dodici agenti i due ufficiali – il Comandante Tenente Colonnello Antonello Macchi e il capitano Marzia Sgrò – per la partecipazione alla brillante operazione che ha visto, il 16 marzo, lo sgombero da parte di tutte le persone che vi abitavano. Ma già la stessa sera alcuni anziani, insieme a due badanti, erano già rientrati nella casa, malgrado l’ordinanza. La struttura tutt’oggi ospita diverse persone, tra uomini e donne.

Ardea, le ruspe entrano in azione alle Salzare: le immagini della demolizione (FOTO)

Le demolizioni alle Salzare, una storia infinita

Quella del serpentone è una vicenda che si trascina da oltre 20 anni. Sul complesso, nato e costruito su un terreno riconosciuto dallo stesso Comune di Ardea come legale, vennero rilasciati i permessi per costruire, salvo poi accorgersi che si trovava nei pressi di un sito archeologico, su un’area coperta da vincolo. La concessione venne quindi annullata il 1° agosto 1997 dal Comune di Ardea. Dell’intero complesso solo due palazzine erano state costruite su terreno privato e non demaniale mentre tutte le altre erano, di fatto, abusive. Negli anni il Comune aveva quindi ordinato l’acquisizione dell’area, diventata nel tempo ricettacolo di degrado e abusivismo (nonché di illegalità), all’interno del patrimonio comunale e il contenzioso, durato anni, ha visto nel tempo vari sgomberi, con successive occupazioni, e l’abbattimento di due palazzine.

Adesso, dopo vari ricorsi, gli sgomberi hanno permesso l’avvio degli abbattimenti delle palazzine E, F, e G. Questo permetterà il recupero dell’intera area, per la quale già insiste un progetto riguardante una città dello sport.

La vicenda della casa di via Isernia

La storia ha avuto molto rilievo: una quindicina gli anziani trovati il 18 gennaio, nel corso di un blitz congiunto dei Nas e degli agenti della polizia locale di Ardea. Oltre a loro, c’erano anche una 16enne straniera e la madre, tutti stipati in una villetta che, dalla piantina catastale, non era ampia più di 80 metri. Le condizioni igieniche, da quanto risulterebbe dai controlli dei nas, erano alquanto precarie rispetto a quelle in cui avrebbero dovuto vivere gli anziani.

Per questo venne emessa una prima ordinanza, che imponeva sia la pulizia che l’abbattimento dei locali abusivi, con il ripristino dei locali come da disegno originale. Poi la seconda ordinanza, che prevedeva la chiusura immediata con l’allontanamento coattivo dall’immobile delle persone anziane in esso ospitate, sia autosufficienti che non. Uno degli anziani, trasferito in ospedale appena prima del blitz, era in condizioni pietose. L’uomo morì dopo pochi giorni. Ma anche altre vicende, tra cui la morte di un altro anziano avvenuta un anno prima, hanno tenuto alta l’attenzione sulla struttura. E ora, dopo alcuni mesi, arriva l’encomio per gli agenti che hanno gestito con professionalità lo sgombero, in cui ci sono stati anche momenti di tensione, tra chi non voleva lasciare la casa e chi – addirittura – minacciava di morte i giornalisti.

Ardea, iniziato lo sgombero nella casa trasformata in RSA abusiva (FOTO)

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